L’Unione Europea ha dato il suo benestare alla nuova strategia di normazione “per un mercato unico, resiliente, verde e digitale”. Cosa significa questo? Che l’Eurozona sta ampliando il suo sguardo verso il futuro, che includerà – anche nei mercati e, quindi, nel mondo dell’industria – gli effetti e il peso dell’innovazione tecnologica.
Un segnale, seppur di diverso livello e tipologia, era stato già dato nei giorni scorsi con la Dichiarazione su diritti e principi digitali che guideranno la trasformazione digitale in Europa. Il documento di proposta al Parlamento, infatti, punta ad essere un punto di riferimento condiviso fra i Paesi dell’Unione sulle modalità, principi e tipologie di trasformazione digitale che le istituzioni europee promuovono e difendono, in particolare per quanto concerne i diritti dei singoli cittadini dell’Eurozona, favorendo la partecipazione quanto la sicurezza, la sostenibilità, la libertà di scelta.
Le nuove norme sostenibili e digitali che compongono la strategia di normazione, spiega il Commissario Europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, nascono da un principio:
“Le norme tecniche rivestono un’importanza strategica. La sovranità tecnologica, la capacità di ridurre le dipendenze e la protezione dei valori Ue dipenderanno dalla nostra capacità di essere un punto di riferimento nel campo della normazione a livello globale”.
Una nuova normazione e le prospettive verso il futuro
Cen (Comitato europeo di normazione) e Cenelec (Comitato europeo di normazione elettrotecnica), due delle tre organizzazioni europee di normazione ufficialmente riconosciute (l’altra è l’ETSI, Istituto Europeo per le norme di Telecomunicazioni), danno il benvenuto alla pubblicazione della nuova strategia di normazione, auspicando di continuare la loro proficua collaborazione con la Commissione Europea per far fronte alle ambizioni della doppia transizione.
La Strategia di normazione mira a rispondere alla necessità che l’Europa sia più competitiva a livello internazionale. In particolare, il nuovo documento consentirà di supportare meglio la competitività e l’autonomia strategica dell’Europa, faciliterà l’adozione delle innovazioni europee sul mercato globale e assicurerà che le norme europee e internazionali siano in linea con gli interessi e i valori dell’Europa.
Cen e Cenelec condividono il valore che la Strategia attribuisce alle norme tecniche volontarie come strumento chiave per contribuire alla resiliente trasformazione verde e digitale dell’ecosistema industriale dell’Ue.
Gli ambiti riconosciuti come strategici dalla nuova normazione sono l’intelligenza artificiale, la cyber-sicurezza, l’idrogeno, le batterie e i dati industriali. A questo scopo, le due organizzazioni amplieranno i contatti con Iso e Iec per sviluppare iniziative europee allineate, rafforzare e concertare l’influenza ed esercitare una leadership globale.
Per raggiungere questi obiettivi, Cen e Cenelec apprezzano il fatto che la nuova Strategia di normazione sostenga l’unicità del Sistema europeo di normazione, inclusivo, basato sul mercato, forte del principio di delegazione nazionale.
“Una partnership pubblico-privato coerente, efficiente e forte con la Commissione Europea è funzionale a una leadership europea. Grazie a questo impegno, sarà possibile un maggiore allineamento e coordinamento tra la normazione europea, le istituzioni europee, l’industria e gli stakeholder sociali per consentire alla normazione di muoversi con anticipo e di agire insieme sulle questioni prioritarie per l’Europa”.
Il presidente Cen, Stefano Calzolari, ha così commentato:
“Una collaborazione più forte tra Commissione Europea e organizzazioni europee di normazione dovrebbe puntare all’accelerazione della diffusione e dell’uso di norme sostenibili e digitali nell’ecosistema industriale identificato dalla Commissione Europea, permettendo l’adozione delle innovazioni, aiutando così l’Europa a guidare con successo le transizioni verde e digitale. Nel mio ruolo di ‘Innovation Champion’ do il benvenuto alla proposta per un ‘amplificatore della normazione’ che migliori il collegamento tra ricerca, innovazione e normazione”.
Wolfgang Niezdella, presidente del Cenelec, ha dichiarato:
“Un sistema robusto basato sui principi del nuovo quadro legislativo è essenziale affinché il mondo della normazione europea possa impegnarsi con forza e portare risultati concreti e decisivi per soddisfare le priorità politiche europee. Auspichiamo una collaborazione con la Commissione Europea e tutti gli stakeholder industriali e sociali nel gruppo ad alto livello che è stato proposto sulla base della nuova strategia europea di normazione”.
Elena Santiago Cid, direttrice generale di Cen e Cenelec ha aggiunto:
“La nuova Strategia di normazione – completamento di un’ampia riflessione e di una stretta collaborazione con la Commissione UE su come rendere il sistema europeo di normazione adatto ad affrontare le sfide future – riconosce il valore strategico delle norme tecniche volontarie e fornisce un quadro chiaro all’interno del quale collocare la rinnovata e lungimirante collaborazione con le Istituzioni europee. La comunità Cen e Cenelec è pronta a impegnarsi, ad assicurare una ripresa europea duratura e una resilienza di lungo periodo nonché ad aiutare l’Europa a mantenere le proprie promesse”.
I cinque pilastri della nuova strategia di normazione
Secondo quanto reso noto dalla Commissione Europea, la nuova strategia di normazione si basa su cinque pilastri:
- Prevedere, classificare in ordine di priorità e affrontare le esigenze di normazione in settori strategici: la Commissione ha individuato le priorità in materia di normazione per quanto riguarda la produzione di vaccini e medicinali contro la COVID-19, il riciclo delle materie prime critiche, la catena di valore dell’idrogeno pulito, il cemento a basse emissioni di carbonio, la certificazione dei chip e i dati. Le priorità saranno individuate nel programma di lavoro annuale dell’Unione per la normazione europea per il 2022. La Commissione istituirà la funzione di responsabile della normazione, il cui compito sarà fornire orientamenti di alto livello sulle attività di normazione in tutta la Commissione e che avrà il sostegno di un polo di eccellenza dell’UE in materia di normazione.
- Migliorare la governance e l’integrità del sistema europeo di normazione: le norme europee, che sostengono le politiche e le normative dell’UE, devono essere stabilite da soggetti europei. La Commissione propone una modifica del regolamento sulla normazione per migliorare la governance del sistema europeo di normazione. Il sistema europeo rimarrà aperto, trasparente, inclusivo e imparziale ma i mandati conferiti su richiesta della Commissione alle organizzazioni europee di normazione siano gestiti dai delegati nazionali degli Stati membri dell’UE. La Commissione presterà inoltre particolare attenzione all’inclusività del sistema e al ruolo delle PMI e della società civile.
- Rafforzare la leadership europea per quanto riguarda le norme globali: la Commissione si avvarrà del forum ad alto livello per creare, insieme agli Stati membri e agli organismi nazionali di normazione, un nuovo meccanismo per la condivisione di informazioni e per coordinare e rafforzare l’approccio europeo alla normazione internazionale. L’UE finanzierà progetti di normazione in paesi dell’Africa e del vicinato.
- Sostenere l’innovazione: la Commissione propone di sfruttare meglio il potenziale della ricerca finanziata dall’UE per valorizzare i progetti di innovazione attraverso attività di normazione e anticipare le esigenze di normazione. Sarà lanciato uno strumento per dare impulso alla normazione (standardisation booster), che aiuterà i ricercatori nel quadro di Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa a verificare la pertinenza dei loro risultati a fini di normazione.
- Preparare la prossima generazione di esperti nel campo della normazione: la normazione si basa sul contributo dei migliori esperti e l’Europa si trova ad affrontare un cambio generazionale. La Commissione promuoverà una maggiore consapevolezza sulle norme a livello accademico, ad esempio attraverso la formazione dei ricercatori e la futura organizzazione di giornate universitarie dell’UE in materia.