L’appello di cui si fa portavoce Marco Cuchel, presidente dell’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) vuole aprire una profonda riflessione sullo stato dell’arte del fisco in Italia, soprattutto a valle della congiuntura pandemica e della mole degli aiuti di Stato.
“Il DL n.146/2021 convertito, con modificazione, dalla Legge n. 215/2021 (noto come DL Fiscale, ndr) ha previsto – afferma Cuchel – lo slittamento al 9 dicembre 2021 del versamento delle rate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio, le cui scadenze in origine erano al 30 novembre 2021. Si è tratto di una miniproroga al 9 dicembre, termine che, per effetto della concessione del termine ulteriore di 5 giorni, ha spostato la scadenza al 14 dicembre 2021“.
Quanto avvenuto, però, non basta: malgrado l’applicazione della miniproroga e del successivo slittamento della soglia di “tolleranza”, sono ancora tanti coloro che – viste le difficoltà della congiuntura pandemica – non sono riusciti a risanare le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021; e del “Saldo e stralcio” scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021.
Perché Cuchel e l’ANC chiedono l’intervento del legislatore
Proprio per questo motivo, in occasione della sua audizione dinanzi alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato sul provvedimento, l’Associazione Nazionale Commercialisti già dallo scorso novembre aveva segnalato e denunciato l’inadeguatezza della scadenza fissata per il pagamento in una unica soluzione delle rate scadute ai fini della rimessione in termini, rispetto alla quale veniva ravvisata l’opportunità di concedere un arco di tempo maggiore, volto a consentire ai contribuenti il pagamento delle somme dovute.
“Non ci aspettavamo certo – evidenzia Marco Cuchel, Presidente di ANC – un rinvio così esiguo, che poco o nulla cambia per i contribuenti, che evidentemente non tiene nella giusta considerazione le pesanti difficoltà economiche con le quali cittadini e imprese continuano ancora oggi a dover fare i conti”.
Una valutazione attenta della situazione generale dell’economia del Paese avrebbe imposto la scelta di una proroga più consistente, secondo Cuchel, capace di permettere ai contribuenti nel corso del 2022 di mettersi in regola con le “vecchie” definizioni agevolate ancora in essere.
“Sappiamo che sono tante le rate della Rottamazione e del Saldo e Stralcio che al 31 dicembre 2021 non sono state pagate, addirittura oltre la metà, un dato che è evidentemente legato anche alla profonda crisi di liquidità che ha attanagliato imprese e cittadini per lungo tempo, e che purtroppo continua a sussistere per molti contribuenti. La fase economica espansiva, infatti, che attualmente si sta registrando – rimarca Cuchel – di fatto interessa prevalentemente le grandi imprese, mentre le realtà più piccole continuano ad essere in forte affanno, e lo dimostra il numero delle tante attività economiche che ogni giorno nelle nostre città sono costrette a chiudere”.
Dunque, secondo l’ANC, c’erano tutte le condizioni perché la proroga per la Rottamazione Ter e per il Saldo e Stralcio fosse di più ampio respiro. Ancora, l’Associazione sottolinea l’esistenza di “situazioni paradossali” come quella “nella quale si trova la Regione Sicilia, dove i contribuenti addirittura non hanno la possibilità di regolarizzare la loro posizione poiché Riscossione Sicilia ha cessato l’attività e bollettini Rav emessi a suo tempo per i pagamenti oggi non sono più validi”.
Senza contare che non sono stati recapitati i bollettini per i pagamenti della Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio in scadenza nel 2022, lasciando i contribuenti e i professionisti che li assistono privi di ogni indicazione operativa. L’appello che ANC rivolge al Legislatore è di intervenire con un provvedimento che riconosca ai contribuenti la facoltà di poter effettuare, entro un nuovo termine, il pagamento delle rate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio.