In Italia la batteria del futuro: quantica e superveloce

Ricercatori dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr e del Politecnico di Milano hanno costruito una batteria che, seguendo le leggi della fisica quantistica, presenta un tempo di ricarica inversamente correlato alla quantità di energia immagazzinata

Sulla batteria si gioca una partita chiave del futuro della tecnologia, sicuramente da un punto di vista commerciale: abbiamo già accennato alla hypercharge di Xiaomi su queste pagine ma basti pensare ad alcuni progetti per anni al palo a causa della necessità di batterie prestanti per farli funzionare come l’Apple Car. Insomma, a più riprese il futuro ha… rallentato perché non aveva la carica adatta per sostenerlo.

Nelle ultime ore, un’interessante scoperta in tal senso arriva da ricercatori del CNR e del Politecnico di Milano ed è tutta italiana: una batteria quantica superveloce. Uscendo dai “rigidi paletti” della fisica classica e orientandosi verso la quantistica, Tersilla Virgili dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche e Giulio Cerullo del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano hanno dimostrato che è possibile fabbricare un tipo di batteria quantica dove il potere di ricarica aumenta più velocemente aumentando la capacità  della batteria. In pratica, più grande è la capacità della batteria più velocemente si ricarica. Un inversamente proporzionale sorprendente.

Come è fatta la batteria quantica

La ricerca si traduce nella costruzione di una batteria quantica che in estrema sintesi è una “microcavità in cui il materiale attivo è costituito da molecole organiche disperse in una matrice inerte” (spiegano i ricercatori in una nota stampa).

“Ogni molecola rappresenta un’unità che può esistere in uno stato di sovrapposizione quantistica di due livelli di energia (fondamentale ed eccitato), simile al modo in cui un qubit, l’unità base di informazione quantistica, può essere sia 0 che 1 contemporaneamente nei computer quantistici”

Giulio Cerullo, Politecnico di Milano

“Le batterie quantiche – spiega Tersilia Virgili – presentano una proprietà contro-intuitiva in cui il tempo di ricarica è inversamente correlato alla capacità della batteria e cioè alla quantità di carica elettrica immagazzinata”.

“Ciò porta all’idea intrigante che il potere di carica delle batterie quantiche sia super-estensivo e cioè che aumenti più velocemente con le dimensioni della batteria”.

Tersilia Virgili, CNR

Batteria quantica, le possibili applicazioni

Lo studio, che ha coinvolto anche altri gruppi di ricerca internazionali, è stato pubblicato nelle scorse ore su Science Advances. Tra le possibili applicazioni quelle sui dispositivi come caricabatterie wireless, celle solari e macchine fotografiche.

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