La definizione di “persecuzione” al giorno d’oggi: riparte il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli

La tredicesima edizione della manifestazione si aprirà con un ricordo di Gino Strada, fondatore di Emergency

Si aprirà con un ricordo del compianto Gino Strada, fondatore di Emergency e ospite dell’ultima edizione in presenza, il tredicesimo Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.

Al concorso cinematografico, che premierà i migliori lavori in gara in 5 diverse sezioni, come ogni anno si affiancheranno iniziative, incontri, dibattiti che toccheranno diversi punti della città partenopea. Il tema scelto quest’anno è quello dei “perseguitati”, una definizione che nel 2021 si allarga al punto tale da unire con un sottile filo rosso – secondo gli organizzatori – vicende che partono dai Sami in Norvegia, passano dalla Val Susa (a cui è dedicata l’edizione del Festival) e dall’Afghanistan fino ad arrivare ai Saharawi.

L’appuntamento che ritorna per fare il focus sui diritti umani

Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli prenderà il via il 10 novembre nella ormai acquisita “casa” di Spazio Comunale Piazza Forcella, che farà da headquarters, ma fino al 20 non mancheranno incontri all’ex Opg, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La chiusura invece sarà ospitata, come due anni fa, dalla suggestiva Biblioteca di Storia Patria all’interno del complesso del Maschio Angioino.

Il coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani Maurizio Del Bufalo (foto: Cesare Abbate)

Questo Festival – spiega il coordinatore Maurizio Del Bufalocade in un momento di grande drammaticità nei rapporti politici dell’intero mondo. Basti guardare all’Europa e al nostro Paese: come temevamo e denunciavamo nella XII edizione la pandemia rischiava di usurare equilibri e colpire pesantemente i diritti, e così è stato.

Può sembrare anacronistico parlare di persecuzioni nel ventunesimo secolo come fenomeno in crescita ma è esattamente così, succede accanto a noi e a volte manco ce ne accorgiamo. Ma se usciamo dal nostro recinto, e guardiamo ad esempio oggi a quanto accade in Polonia, con il muro che si allunga verso la Lituania e i migranti usati come armi da utilizzare contro l’Unione, ecco che abbiamo chiaro la misura di quanto in realtà stiamo ancora vivendo.

Ma non solo: in questi dieci giorni parleremo di ezidi, sami, saharawi con focus tematici e testimonianze reali dai luoghi della persecuzione e del conflitto”.

“Abbiamo scelto di dedicare questa edizione alla Val Susa che da ormai trenta anni lotta contro un progetto di grande opera che è espressione del pensiero unico dominante. Circa 90mila persone vengono strumentalizzate, una intera comunità violata che prova a reagire e che sbatte il muso contro un’Europa con cui non riesce a dialogare è emblema di tutte le lotte della società civile che si sollevano in ogni angolo del Pianeta”.

Maurizio Del Bufalo, Festival Del Cinema Dei Diritti Umani di NApoli

Il programma del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è consultabile a questo indirizzo. Gli eventi sono in presenza fino ad esaurimento posti, è obbligatorio per accedere alle sale il green pass. Ma il Festival, anche sulla scorta dell’esperienza dello scorso anno, è anche tutto online. Dal portale cinenapolidiritti.online è possibile visionare per tutta la durata della manifestazione i film in gara e le registrazioni degli eventi in streaming. Sui canali social del Festival invece verranno trasmessi gli incontri in presenza di tutto il programma.

Il XIII Festival del Cinema dei Diritti Umani è promosso dall’Ambasciata Svizzera in ItaliaFederazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC)LESS Onlus e Expoitaly. Inoltre, quest’anno il ministro plenipotenziario Michele Coduri consegnerà il “Premio dell’Ambasciata Svizzera in Italia” al film in concorso che avrà trattato al meglio il tema della Pace.

Anche quest’anno il Festival è sostenuto da Regione Campania e Film Commission Regione Campania, oltre ad avere il patrocinio morale del Comune di Napoli. Anche quest’anno il Festival è patrocinato da Amnesty International alla cui rete Human Rights Film Network, il Festival di Napoli appartiene dal 2009. Sarà inoltre la prima edizione senza Ciccio Capozzi, critico cinematografico tra i fondatori del Festival, scomparso negli scorsi mesi. A lui sarà tributato un ricordo in apertura della manifestazione.

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