Di transizione digitale e ambientale se ne parla da mesi ormai, ma il Ministro per l’Innovazione e la transizione digitale Vittorio Colao ha deciso di fissare un punto, più deciso che mai.
Nel corso dell’evento “Wake Up Italia“, promosso dall’Università di Verona, ha sottolineato quanto i due argomenti siano interconnessi e centrali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tanto da essere un “obiettivo meta” in quanto costituisce “quasi la sopravvivenza del pianeta” insieme ad un più ampio processo di equità sociale.
E, soprattutto, ha voluto chiarire un punto cruciale: il PNRR non è una regalia, l’Italia deve mettersi in moto per crescere e sfruttare questa opportunità di sviluppo:
“questo è debito, non sono soldi regalati: deve portare a una crescita dell’Italia per poi ripagare il debito. Sicuramente la transizione ecologica e ambientale è un obiettivo ‘meta’, è il cuore del Pnrr mentre l’altro obiettivo è quello dell’equità sociale perché siamo un Paese di grandi disparità (nord-sud, uomini-donne) che non sono accettabili nel breve termine e sono insopportabili nel lungo termine”.
Il Ministro Vittorio Colao
Il punto di Colao sulle transizioni del Paese
Il Ministro Colao ha ricordato che la cifra messa a disposizione per l’Italia è di
“240 miliardi contando anche il fondo complementare di cui 49 sono ‘digitali’ e di cui 15 circa li gestisco io direttamente. In generale tutti teniamo molto a che il piano parta anche perché non dobbiamo dimenticare che ci sono delle ‘milestone’ che se non riusciamo a rispettare ci fanno perdere accesso ai fondi; quindi è molto importante che nella sua interezza il piano funzioni”.
Colao ha poi sottolineato che, fra gli obiettivi del PNRR,
“lo sviluppo della rete è forse la cosa più semplice da fare: abbiamo bisogno di fibra perché sta lì per trent’anni e ha una capacità sostanzialmente infinita e abbiamo bisogno di 5G per tutti, che permetterà di fare applicazioni real time, le macchine, la logistica industriale eccetera: sono i due cardini dello sviluppo futuro e fra 5 anni li possiamo avere, sono convinto che in Europa avremo tra le migliori reti se lavoriamo bene”.
Vittorio Colao
Infine, sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) il Ministro Colao ha sottolineato quanto non sia tecnicamente complessa da realizzare, ma
“bisogna fare in modo che tutti si colleghino, tutte le amministrazioni devono abilitare i servizi ai cittadini: non è un problema di grandi architetture, é che siamo frammentati, qualcuno corre in Ferrari e qualcuno su una bicicletta neanche tanto oliata”.