L’innovazione digitale cambia il rapporto fra l’uomo e gli strumenti, definendo nuove mappe concettuali nella sua psicologia. Nasce, quindi, dalla volontà di mettere al centro l’essere umano nella progettazione e gestione delle nuove tecnologie, arricchendo queste ultime di una prospettiva etica, l’esigenza di formare i professionisti del futuro che sappiano come delineare i futuri approcci.
Dopo il primo percorso di laurea triennale in intelligenza artificiale, arriva a Torino il primo ciclo di studi magistrale in Psicologia applicata all’innovazione digitale che sarà attivato dal prossimo anno accademico all’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo (Iusto), in collaborazione con l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. Ne da notizia, attraverso un comunicato stampa, lo stesso ateneo.
Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione e attiva in ambiti quali lo sviluppo di startup ad alto potenziale, l’economia circolare e la ricerca applicata in neuroscienze e intelligenza artificiale, collaborerà attivamente con Iusto mettendo a disposizione il know-how dei propri esperti, aprendo agli studenti i propri laboratori e team di lavoro e creando occasioni di contatto con partner high-tech nazionali e internazionali.
La laurea in psicologia dell’innovazione digitale
Il nuovo corso di laurea magistrale in Psicologia dell’Innovazione Digitale garantirà una formazione specialistica nei diversi settori della psicologia applicati all’innovazione, all’intelligenza artificiale, all’ergonomia cognitiva, allo user-centred design e alla progettazione human-driven di prodotti e servizi sostenibili a supporto del benessere e dell’inclusione sociale.
L’acquisizione di un adeguato set di competenze professionali sarà promossa attraverso un’azione formativa con una significativa declinazione esperienziale, che coniugherà un nucleo di insegnamenti teorico-metodologici con attività pratiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini. Al fine di raggiungere gli obiettivi del corso, gli studenti verranno formati su materie quali l’intelligenza artificiale, il machine learning, la programmazione e l’algoritmica.
I laureati in Psicologia applicata all’innovazione digitale saranno tra i primi ‘antronomi’ in Italia, figure che contribuiranno ad arricchire le tecnologie innovative di una prospettiva etica e human-centred, attraverso attività quali la progettazione di modelli per la riorganizzazione delle interfacce fra uomo e sistemi complessi, il miglioramento del design dell’interazione uomo-macchina e della user-experience, la prevenzione e la cura del disagio psicologico conseguente all’uso delle nuove tecnologie, la re-interpretazione del ruolo e degli obiettivi degli algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning in un’ottica etica e sociale, l’applicazione dei modelli più conosciuti di innovazione in un’ottica di value-driven innovation.
”Sono lieto nasca un nuovo corso di laurea che rilanci, dopo la pandemia, una nuova coscienza nell’uso del digitale che sia non semplicemente rispettoso della natura umana ma che si sforzi di accompagnare anche con la tecnologia la persona a essere autenticamente se stessa – ha detto l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia intervenendo alla presentazione dell’iniziativa – la piena collaborazione del Servizio per l’Apostolato Digitale, che ho voluto nascesse nella nostra diocesi a fine 2019, è il segno che la Chiesa locale accompagna questo processo: auspico che i giovani laureati, psicologi e psicologhe di valore, sappiano essere anche i primi antronomi capaci di guidare la trasformazione digitale verso il bene comune”.
”L’attivazione del primo corso di laurea magistrale in Italia in Psicologia applicata all’innovazione digitale consente di iniziare una nuova interessante collaborazione con l’Istituto Universitario Salesiano di Torino e con l’Apostolato Digitale sul rapporto tra la persona umana, le nuove tecnologie e il loro utilizzo etico, un tema quanto mai centrale oggi, in un momento storico nel quale è aumentato l’utilizzo di dispositivi digitali a causa della pandemia’‘, ha aggiunto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro mentre Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center ha osservato: ”essere coinvolti in questo nuovo percorso di studi è la prova che l’Innovation Center riesce a interpretare al meglio il cambiamento e a anticiparlo. Guardiamo da sempre l’innovazione digitale con l’attenzione alla persona, perché solo così possiamo produrre un vero sviluppo sociale
”Questo corso di laurea – ha concluso Alessio Rocchi, ad di Iusto – apre la professione psicologica a una trasformazione, capace di andare oltre le tradizionali declinazioni della psicologia clinica e del lavoro, formando psicologi in grado di essere protagonisti nello sviluppo di prodotti e servizi tecnologici che rispecchino i valori, i diritti, gli interessi e i bisogni autentici degli individui, delle famiglie e della società”.