Oltre ai contributi previsti dal primo “Decreto Sostegni” – per il quale sono stati superati i 4 miliardi di euro erogati dall’Agenzia delle Entrate – per aziende e lavoratori autonomi ci sono a disposizioni altre misure. Stiamo parlando delle misure previste dal decreto Sostegni bis, approvato nei giorni scorsi dal Governo, che mette sul tavolo diversi benefici per alcune categorie di lavoratori così da far fronte alla grave crisi economica e sociale generata dall’emergenza Coronavirus, con aiuti a imprese, partite IVA, stagionali.
I nuovi contributi del DL Sostegni Bis
Nel nuovo decreto, sono stati previsti ulteriori contributi a fondo perduto per gli operatori economici che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30 per cento tra il 2019 e il 2020. In questo caso non è necessario che si presenti una nuova domanda in quanto il contributo verrà erogato in automatico, sulla scorta dei contributi già erogati in precedenza.
Si guarda, poi, anche a coloro che hanno subito un calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021. Si tratta di un bonus aggiuntivo rispetto a quello richiesto/percepito col “primo” decreto. La differenza è sul periodo di calcolo: col “Sostegni bis” si parte da aprile 2021 e non da gennaio.
Con il nuovo decreto si introduce, inoltre, un nuovo parametro: ci si concentra sui “risultati economici” dei contribuenti anziché sul fatturato. Dunque, il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio tenendo conto dei ristori e sostegni già percepiti nei mesi precedenti.
Le partite IVA
Nei dettagli, i nuovi contributi a fondo perduto per partite Iva riguardano coloro che:
– hanno la partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni;
– hanno già presentato istanza al contributo previsto dal primo decreto (c’è tempo fino al 28 maggio anche per il regime forfettario) e hanno ottenuto (o che otterranno) il beneficio. É l’Agenzia dell’Entrate ad accreditare le risorse sul conto corrente oppure il contributo viene corrisposto come credito d’imposta.
Fra gli ulteriori contributi, è stato approvato anche il Bonus aggiuntivo per partite Iva: si tratta di contributi a fondo perduto per coloro che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario e, in particolare, dei soggetti con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto.
In questo caso si guarda all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nel periodo che rientra tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 che deve essere inferiore almeno del 30 % rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2020. Questa misura si aggiunge a quella del “primo” decreto. Il valore del nuovo contributo è determinato in percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile tra i due anni: 60 % per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro; 50% se superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro; 40% da 400mila euro e fino a 1 milione di euro; 30% da 1 milione di euro fino a 5 milioni di euro; 20% con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Infine, spazio anche per nuovi beneficiari. Per coloro che non hanno richiesto il contributo a fondo perduto di marzo scorso è stato messo in campo il contributo da calcolare in base all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi. Il periodo di riferimento è aprile 2020/marzo 2021 e aprile 2019/marzo 2020. Anche in questo caso sono previsti importi in percentuale a ricavi e compensi. In ogni caso il contributo non potrà essere superiore a 150mila euro.
Il decreto ‘Sostegni bis’ guarda anche agli stagionali con una nuova indennità una tantum prevista per i lavoratori del turismo e dello sport che hanno già beneficiato della misure del primo decreto. E’ un bonus da 1600 euro per i lavoratori dipendenti stagionali, del settore termale e dello spettacolo, per gli autonomi senza partiva Iva così come per chi lavora nel mondo dello sport. Una misura a favore anche dei lavoratori intermittenti e per i venditori a domicilio.
Confermato anche il Reddito di Emergenza per altre quattro mensilità. Altri dettagli saranno messi a disposizione dall’Agenzia dell’Entrate e dall’INPS.