Agricoltura 4.0, anche le campagne diventano digitali

L'agricoltura 4.0 ha generato in Italia un fatturato intorno ai 540 milioni di euro nel 2020: è questo il futuro dei campi, con lo sviluppo di applicazioni digitali sempre più adatte alle produzioni nazionali

Anche il settore economico più antico del mondo punta sull’innovazione. No, non è quello a cui state pensando. Ma l’agricoltura, quello che a scuola veniva definito “settore primario”. Ebbene la svolta digital è fondamentale anche in questo campo.

La Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha proposto un piano che punta sul green e sull’innovazione.

Il piano digital per l’agricoltura

Digitalizzazione delle campagne, innovazione tecnologica, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua. Ed inoltre, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva.

Sono questi i progetti cantierabili proposti dalla Coldiretti per dare nuova linfa al settore agroalimentare. Un ampio piano che punta sul Recovery plan e che nelle ambizioni di Coldiretti può portare un milione di posti di lavoro green e un aiuto importante nel sostegno al Paese nella ripartenza dopo l’emergenza Covid.

Da qui l’appello di Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, che sottolinea: «Il Recovery plan può e deve rappresentare un’opportunità per tutti i comparti chiave del Made in Italy agroalimentare per la crescita duratura sostenibile del Paese». L’agricoltura 4.0 ha generato in Italia un fatturato intorno ai 540 milioni di euro nel 2020, con una crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. È questo il futuro dei campi, con lo sviluppo di applicazioni sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti.

Il digital divide nelle campagne

Non è, però, tutto oro sul fronte della digitalizzazione nei campi. Nelle campagne, però, esiste ancora un ambio problema da superare: il digital divide dalle città. Un tema che conosce molto bene il ministro Vittorio Colao che per questo vuol puntar forte sulle infrastrutture della banda larga per far unire il Paese.

Le elaborazioni di Coldiretti su dati Istat dicono che nelle aree rurali, nei Comuni con meno di 2mila abitanti, solo il 68% dei cittadini dispone di connessione a banda larga. Proprio per superare il digital divide, Coldiretti, Tim e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo per accompagnare la transizione economica e digitale dell’agroalimentare Made in Italy. Ma per un ampio piano che porti davvero la svolta digitale nelle campagne c’è bisogno anche del Governo.

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