Cyberbullismo, “Una buona idea” per contrastarlo

Cyberbullismo, la call rivolta alle associazioni per promuovere progetti contro l'odio online

“Una buona idea”. Questo il nome della call nata per raccogliere idee e iniziative digitali per contrastare il fenomeno del cyberbullismo. A lanciarla è il Wmf, festival sull’innovazione digitale e sociale, insieme con la startup “Legaltech Cop – Chi odia paga”. Revenge porn, cyberbullismo, hate speech e stalking sono fenomeni sempre più diffusi sul web, aumentati con le restrizioni dovute alla pandemia e di cui sono vittima sempre di più le fasce più deboli.

La call è aperta ad associazioni, cooperative, imprese sociali ed enti pronti a presentare progetti di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione volti al contrasto di qualsiasi forma d’odio online. La dead line fissata per la presentazione dei progetti è quella del 30 aprile 2021.

A valutare i progetti ci sarà una giuria d’eccellenza del mondo Onp: il vincitore verrà premiato sul Mainstage del Wmf, in programma il 26 giugno al Palacongressi di Rimini, e sarà inserito nella campagna di crowdfunding sul sito di “Chi odia paga” attiva dal 1 al 30 settembre 2021 per raccogliere i fondi necessari allo sviluppo del progetto. Tutti i soggetti del terzo settore interessati potranno candidare la propria idea sui siti di Chi Odia Paga e del Web Marketing Festival.

«Sono certo che gli utenti della rete e aziende con una forte Csr avranno un ruolo chiave nel contrasto all’odio online anche quest’anno», sottolinea il ceo di Chi odia paga, Francesco Inguscio». «Già nel 2020 – ricorda Inguscio – tramite crowdfunding abbiamo raccolto oltre 140mila euro, per sostenere progetti meritevoli contro l’odio, con un ruolo centrale giocato dalle aziende con una forte responsabilità sociale. Sono convinto che anche in questa occasione sapranno rispondere al nostro appello».

L’iniziativa «è l’espressione naturale della nostra mission che, da anni, portiamo avanti con gli eventi e le attività del Wmf: promuovere la formazione e la conoscenza del mondo dell’innovazione per comprendere come possiamo impiegare il digitale e la tecnologia per generare un impatto sociale positivo», spiega Cosmano Lombardo, ideatore del Wmf. Per Lombardo «il fenomeno dilagante dell’odio online è il segnale inequivocabile che esistono pericolose distorsioni nell’utilizzo del web e dei social che dobbiamo debellare creando un fronte comune e coeso, perché ci troviamo davanti a una questione sociale che riguarda tutti».

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