Sociale

Assegno unico in ritardo? Attenti alla data del 1 giugno: arrivano i conguagli (anche negativi)

Se l'Assegno Unico di maggio non è ancora arrivato non temere: il tuo nucleo potrebbe rientrare fra quelli sottoposti a conguaglio della somma mensile. Non tutti, però, riceveranno l'aumento: ecco cosa occorre sapere

Assegno Unico in ritardo, assegno unico aumentato, assegno unico diminuito: che caos in questo periodo! Se siete fra i 512mila utenti che stanno ancora aspettando, monitorate il portale dell’INPS (e il vostro conto corrente) in queste ore. A partire dal primo giugno, infatti, entrerà in vigore il maxi-conguaglio legato alla misura che, purtroppo, non sarà in saldo positivo per tutti. Vediamo insieme.

Perché il mio assegno unico di maggio è in ritardo?

Questa domanda se la sono posta quasi o tutti i beneficiari dell’assegno unico, soprattutto coloro che non hanno fatto domanda ex novo quest’anno ed erano già percettori dallo scorso anno. Quest’anno, infatti, sono cambiate due cose con l’assegno unico: il nuovo inserimento dell’ISEE (qui abbiamo spiegato cosa fare se l’ISEE appare difforme o sbagliato) per l’anno in corso di riferimento e l’adeguamento delle tariffe (in molti casi, un aumento) legato alla spirale inflattiva.

Per fare questi calcoli, l’INPS ha preso un po’ di tempo in più e ritardato le erogazioni dell’Assegno unico e universale: la buona notizia è che a partire da oggi, primo giugno, l’Ente provvederà ad erogare le somme dopo i calcoli del conguaglio fra quanto già versato negli scorsi mesi e quanto è effettivamente previsto correttamente dalla misura per ogni utente.

Ma perché il conguaglio e chi riguarda?

Per capire meglio cosa è potuto accadere al vostro assegno unico di maggio in ritardo, iniziamo con il concetto di “conguaglio”. L’importo dell’Assegno Unico potrebbe non essere adeguato immediatamente in seguito a determinate situazioni, come nel caso del premio nascita o per coloro che aggiornano l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in un secondo momento. Per affrontare questa eventualità, la normativa prevede una fase di conguaglio.

La fase di conguaglio è stata programmata per iniziare a marzo, ma è stata rinviata di circa un mese. Durante questa fase, l’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ricalcola tutti gli importi dovuti per verificare se ci sono somme in eccesso da trattenere sul primo pagamento successivo o se invece c’è un credito in favore della famiglia.

Nella maggior parte dei casi, il conguaglio del 2023 ha evidenziato la situazione in cui molte famiglie hanno ricevuto meno denaro di quanto spettasse loro. Questo è il motivo per cui la prossima erogazione dell’Assegno Unico sarà di importo maggiore, in modo da compensare le somme mancanti.

In sintesi, il testo afferma che l’importo dell’Assegno Unico non viene sempre calcolato correttamente inizialmente a causa di varie circostanze. Per correggere eventuali errori, viene effettuato un conguaglio in cui l’Inps ricalcola gli importi e compensa le somme mancanti nelle successive erogazioni. Nel caso del conguaglio del 2023, molte famiglie hanno ricevuto meno denaro del dovuto, quindi la prossima erogazione dell’Assegno Unico sarà di importo maggiore per compensare questa discrepanza.

Secondo quanto ha spiegato l’Ente messaggio 1947 del 26 maggio scorso, le situazioni di conguaglio che possono portare al ricalcolo dell’Assegno unico possono essere (in generale, ma non in modo esclusivo):

  • liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza, sulla base del valore dell’Isee presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
  • maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita (per coloro che non le hanno già ricevute con il conguaglio di febbraio);
  • importi liquidati sulla base di valori di Isee del nucleo familiare, poi dichiarati discordanti dalla struttura Inps territorialmente competente a seguito di accertamenti effettuati sulla veridicità dei dati dichiarati;
  • conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’Isee 2022, eventualmente effettuate dai centri di assistenza fiscale (Caf) successivamente al 31 dicembre 2022;
  • eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
  • rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
  • ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;
  • ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC) con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo Isee del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021;
  • importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con Isee presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni).

Per chi diventa “maxi” l’Assegno unico?

Adesso, al netto del conguaglio, a partire da oggi molti utenti potrebbero trovarsi un Assegno unico “maxi”, ossia “risarcito” delle somme mancanti. Riceveranno, in linea di massima, l’aumento per l’Assegno unico – secondo i calcoli dell’INPS –

  • 512 mila famiglie hanno avuto un conguaglio a credito, per un aumento medio di 272 euro a famiglia;
  • 378 mila famiglie, invece, hanno avuto un conguaglio a debito, con una restituzione media però di appena 41 euro.

Come verificare lo stato dei pagamenti dell’Assegno unico?

Ci sono due modi principali per controllare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico. Il primo metodo è utilizzando l’applicazione Inps mobile, che può essere scaricata sul proprio dispositivo. Attraverso questa app, è possibile consultare lo stato di tutti i pagamenti dell’Assegno Unico.

Il secondo metodo consiste nell’accedere all’area personale MyInps sul sito web dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps). Una volta effettuato l’accesso all’area personale, troverete una sezione chiamata “pagamenti” nel “fascicolo previdenziale del cittadino”. Cliccando su “prestazioni” all’interno di questa sezione, potrete scoprire l’importo dell’Assegno Unico a cui avete diritto e se è previsto un aumento straordinario (nota: l’aumento straordinario è una somma aggiuntiva a titolo eccezionale).

In alternativa, sempre nell’area personale MyInps, potete accedere al servizio specifico chiamato “Assegno unico per figli a carico”. Utilizzando questo servizio, è possibile consultare lo stato della vostra domanda per l’Assegno Unico e visualizzare tutti i pagamenti programmati. Per farlo, dovete selezionare le opzioni “Consulta e gestisci le domande già presentate”, poi “Dettaglio” e infine “Pagamenti”.

In sintesi, per controllare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico e scoprire se ci sarà un aumento straordinario, potete utilizzare l’app Inps mobile o accedere all’area personale MyInps sul sito dell’Inps. Nell’area personale, potete consultare i pagamenti e l’importo dell’Assegno Unico nella sezione “pagamenti” del “fascicolo previdenziale del cittadino” oppure utilizzare il servizio specifico chiamato “Assegno unico per figli a carico” per visualizzare lo stato della domanda e i pagamenti programmati.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button