Tecnologia

Napoli DevFest 2025: un ponte tra developer, startup e futuro

Organizzata dal Google Developer Group (GDG) Napoli, la DevFest è diventata negli anni un vero e proprio hub per professionisti, aziende e appassionati di innovazione.

Oltre 1.000 partecipanti e un’atmosfera di energia e visione: la quinta edizione del Napoli DevFest, ospitata alla Città della Scienza, si è confermata come uno degli appuntamenti tecnologici più importanti del Sud Italia. Un evento che cresce, si rinnova e guarda oltre i confini, consacrandosi come Fiera internazionale dedicata a developer e startup.

Organizzata dal Google Developer Group (GDG) Napoli, la DevFest è diventata negli anni un vero e proprio hub per professionisti, aziende e appassionati di innovazione. Dallo sviluppo web al cloud, dal mobile all’intelligenza artificiale fino al gaming, la manifestazione si propone come un catalizzatore dell’ecosistema tecnologico meridionale, capace di unire competenze, creatività e visione.

“Dieci anni fa ero uno studente pieno di sogni. Oggi, rivedermi su quel palco è la prova che il futuro non si aspetta: si costruisce, un passo alla volta”, ha raccontato Alessio Romaniello, Community Lead del GDG Napoli e direttore artistico dell’evento. “Se sono arrivato qui è perché ho fallito tante volte, ma ogni volta mi sono rialzato. Non si riparte mai da zero, ma dall’esperienza.”

L’intervento dell’assessora Valeria Fascione ha aperto la giornata ricordando l’impegno concreto della Regione Campania, che ha investito 80 milioni di euro nelle startup per sostenere la nuova generazione di innovatori.

Tra i momenti più significativi, il talk di Ubisoft Milan con Chiara Viale e Federica Aguzzi, che hanno raccontato il percorso dello studio italiano nel panorama videoludico internazionale, e quello di Marco Mazzaglia di Tiny Bull Studios, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio nel game thinking, dalle origini di Lucasfilm Games fino all’AI applicata al gaming di oggi.

Spazio anche alle realtà emergenti con Horns Level Up Games, startup indipendente napoletana, e con gli interventi di Randstad Digital, rappresentata da Margherita Alaio e Sara Zevino, che hanno illustrato le professioni del futuro e il ruolo del gruppo come partner per la formazione e il talento.

Nell’area expo hanno brillato Triality Studios e Amos Shade, simboli della creatività locale, insieme a CampusX CX Naples, rappresentato da Anna De Rosa, che ha mostrato come gli spazi universitari possano trasformarsi in hub di innovazione.

Grande attenzione anche ai Google Developer Experts, protagonisti di una serie di talk tecnici dedicati alle ultime tecnologie dell’ecosistema Google:

  • Amanda Cavallaro (GDE) su Gemini AI Studio, Imagen, Firebase Studio e Vonage Messages API
  • Saverio Terracciano (GDE) sul ruolo del JSON per AI Studio
  • Kübra Harmankaya (GDG) su Jetpack Media 3
  • Ludovico Besana (Nearform) sul testing mobile

Nel cuore dell’evento, la Startup Alley ha ospitato una challenge ad alta intensità, valutata da una giuria composta da Alberto Giusti, Alessandro Immobile, Fabrizio Gallante, Giovanni Caponetto e Daniele Mauro, che hanno premiato i progetti più visionari.

Dietro le quinte, una squadra compatta: Luigi De Franco, Giusy Valletta, Dario Fucito, Alessia Danise, Giosuè Manzo, Carlo Di Gennaro, Claudio Oliva, Amedeo Errico, Angelo Pezzullo, Flavia Notorio e Luca Mollo, lo staff del GDG Napoli, ha curato ogni dettaglio dell’organizzazione rendendo l’esperienza impeccabile.

Il lato “umano” dell’innovazione è arrivato anche grazie al gusto: NuPoke e Sorbillo hanno unito tech e tradizione partenopea nell’area food, mentre la Città della Scienza ha confermato la sua vocazione di polo d’eccellenza grazie alla professionalità della dott.ssa Marialaura Salvia.

“Il Napoli DevFest ha ancora molto da migliorare, ma ogni edizione è unica”, conclude Romaniello. “Quest’anno siamo diventati una fiera internazionale dedicata a developer e startup, e questo è solo l’inizio. Il futuro si costruisce insieme, con coraggio, visione e passione.”

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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