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Turismo, Conte: “Napoli, non temere la flessione”

La responsabile di WorldTours dal TTG di Rimini: "La differenza sta nella capacità di reagire: qui le energie e le competenze per rilanciare non mancano"

Al TTG 2025, la grande fiera del turismo italiano, il dibattito sull’andamento dei flussi ha assunto toni più realistici che trionfalistici. Dalle principali OTA e agenzie di viaggio è emerso un segnale chiaro: Napoli, come tutte le altre città italiane (esclusa Milano), mostra i primi sintomi di contrazione rispetto agli anni record post-pandemia. Un rallentamento che, secondo gli operatori, sarebbe dovuto a due fattori principali: l’aumento dei costi dei voli e la quasi parità di prezzo tra strutture alberghiere e bed & breakfast, che ha reso meno competitivo il soggiorno nel capoluogo campano.

“Molti turisti percepiscono ormai la differenza tra un hotel e un B&B come minima, sia in termini di prezzo che di garanzie – spiega Roberta Conte, responsabile di WorldTours –. Questo, unito al rincaro dei voli, scoraggia le prenotazioni last minute e sposta la domanda verso altre città italiane meglio collegate o percepite come più organizzate dal punto di vista dell’offerta ricettiva”.

Un altro elemento che ha attraversato le discussioni in fiera è il ritorno di una parola che, tra gli addetti ai lavori, pesa: “abusivi”. Alcuni operatori hanno sottolineato come la diffusione di strutture non regolarmente registrate alimenti incertezza e sfiducia nei turisti, che non sempre riescono a distinguere tra soluzioni affidabili e irregolari.

Conte, tuttavia, invita a leggere questi segnali con equilibrio: “È vero, Napoli sta vivendo una fase di assestamento, ma non parliamo di un’inversione strutturale. È un trend comune a molte città d’arte italiane dopo il boom del triennio 2022-2024. La differenza sta nella capacità di reagire: qui le energie e le competenze per rilanciare non mancano”.

La owner di WorldTours sottolinea come la fiera riminese abbia, al contempo, messo in evidenza la forza della strategia campana nel turismo. Dal TTG di Rimini, dunque, non solo dati ma indicazioni operative: consolidare il posizionamento, garantire qualità, trasparenza e professionalità dell’offerta. In Campania, più che altrove, il turismo resta una leva economica decisiva – a patto che il mercato si senta tutelato e la destinazione resti attrattiva anche in termini di percezione e fiducia. “Dalla partecipazione della Regione Campania al TTG Travel Experience 2025 emerge un dato chiaro: il turismo regionale si muove oggi secondo linee di sviluppo che fino a pochi anni fa erano intuizioni di pochi operatori. La crescita dell’offerta esperienziale, la valorizzazione delle destinazioni interne e la costruzione di reti tra pubblico e privato delineano una strategia ormai riconosciuta come modello di riferimento nel panorama nazionale e in cui la Campania, troppo spesso frammentaria negli scorsi anni in tal senso, può eccellere e diventare modello”, continua Conte.

“Per anni abbiamo creduto che la forza della Campania risiedesse nella capacità di connettere identità diverse, territori minori e grandi attrattori, esperienze autentiche e ospitalità strutturata,” spiega. “Oggi quella visione è diventata patrimonio comune, tradotta in un piano regionale che riconosce valore e potenzialità alle imprese che hanno scelto di innovare prima che fosse una tendenza”.

La presenza di WorldTours al TTG di Rimini si inserisce proprio in questo contesto: è la testimonianza di un percorso che da anni lavora per costruire una filiera turistica coesa, sostenibile e attrattiva. Dalla promozione integrata dei territori al dialogo con i mercati esteri, l’azienda è uno di quei privati che, secondo Conte, ha “definito quell’approccio strategico che oggi la Regione Campania presenta come modello di sviluppo”.

Tra gli annunci più apprezzati di Rimini fatti dal governo regionale, quello di promuovere un turismo di alto livello con progetti come Praesentia. “Da anni sosteniamo che la Campania può e deve puntare sul luxury in maniera concreta, senza spot effimeri, andando ad aggiungere alla sua offerta verso l’esterno e non semplicemente dichiarando che non c’è solo il ‘mordi-e-fuggi’ partenopeo”, ribadisce Conte.

La fiera di Rimini confermerebbe dunque per l’operatrice del settore la maturità di un sistema che ha saputo passare dalla promozione all’identità, dal marketing alla pianificazione anche per i privati che rappresentano il comparto turismo in Campania. “La Campania ha un potenziale immenso, ma per troppi anni è stata raccontata in modo frammentato, quasi superficiale. Oggi la Regione indica finalmente una rotta strategica chiara, ma la vera sfida si gioca e si vince sul campo”, conclude Conte.

Redazione

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