Quando l’innovazione decide di parlare con accento partenopeo, l’eco arriva ben oltre il perimetro del Golfo. NapulETH Open Village – manifestazione ospitata a Napoli per il secondo anno consecutivo – rilancia la sua scommessa: trasformare la Campania in un hub strategico per la nuova economia digitale, intercettando le traiettorie di crescita di blockchain, intelligenza artificiale, DeFi e quantum computing. La cornice scelta dagli organizzatori è la storica Villa Doria D’Angri, gioiello architettonico dell’Ottocento e sede dell’Università Parthenope, divenuta laboratorio di contaminazione disciplinare e acceleratore di reti internazionali.
Con alle spalle una prima edizione da 900 partecipanti – tra sviluppatori, investitori, studenti e corporate – il format 2025 punta a superare quota 1.500 presenze e ad ampliare la base geografica di speaker e partner, grazie al patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli e alla partecipazione di atenei come Parthenope e Federico II. In agenda quattro giornate di contenuti verticali, incubati in un calendario che unisce formazione, business matching e visioni di policy.
15-16 luglio | Hackathon: il cantiere delle soluzioni blockchain for good
L’apertura dei lavori è affidata a un hackathon di 48 ore organizzato insieme alla Blockchain for Good Alliance – network internazionale che promuove l’impiego etico della tecnologia distribuita per risolvere crisi sociali e ambientali. Il format prevede team multidisciplinari, sessioni di mentoring continuo e un focus tematico su supply-chain agroalimentare, accesso ai servizi finanziari e rifugiati climatici. In palio grant in token, percorsi di incubazione presso lo spin-off universitario Tech Field e la possibilità di pitchare di fronte a fondi ESG europei.
17-18 luglio | Conferenze e workshop: technology outlook 2035
Le due giornate centrali sono concepite come terreno di confronto tra ricerca, policy e mercato. Tre i filoni principali:
- DeFi & Tokenization: dalle obbligazioni su blockchain ai security token immobiliari, con case study di progetti pilota in Europa meridionale e Medio Oriente.
- Digital Identity & Privacy: soluzioni DID, wallet conformi ad eIDAS 2.0 e prospettive di self-sovereign identity in ambito pubblico.
- Quantum Track: novità 2025, include keynote di IBM Research, startup israeliane di quantum-safe encryption e tavole rotonde sul trasferimento tecnologico verso manufacturing e biotech.
Il modello è quello di “blended stage”: talk da 20 minuti alternati a sessioni di design thinking, con output misurabili attraverso metriche di impatto elaborate in tempo reale da analytics dashboard a cura di Parthenope.
18 luglio (pomeriggio) | Startup Challenge: capitale e talenti a confronto
A partire dalle 14:00 di venerdì si accendono i riflettori sulla Startup Challenge co-organizzata con l’incubatore certificato Fare Impresa. Dieci le finaliste selezionate tra oltre 120 candidature: una pipeline che spazia dal fintech alla circular economy passando per il turismo esperienziale. L’investment committee comprende business angel di Italian Angels for Growth, family office campani e due corporate venture arm di gruppi assicurativi. Il dealflow si inserisce in un trend che vede il Sud Italia crescere del +38 % negli investimenti seed nel 2024, secondo i dati dell’Osservatorio Venture Capital & Finance.
17-19 luglio | NapulETH Visions: dove Web3 incontra l’arte immersiva
Elemento distintivo dell’edizione 2025 è NapulETH Visions, percorso curatoriale dedicato al dialogo fra arte contemporanea e protocolli Web3. La mostra inaugurale, “Foresta di Cristallo”, a cura di Alessio Esposito, coinvolge quattro artisti under-35 che esplorano la dimensione post-umana attraverso installazioni real-time, NFT generativi e ambienti interattivi. L’operazione mira a intercettare un mercato in forte espansione: nel 2024 le vendite globali di crypto-art hanno superato i 2,9 miliardi di dollari, dimostrando come il binomio arte-tecnologia possa generare nuove catene di valore culturale e patrimoniale.
Economia dell’evento: output attesi e ricadute sul territorio
Secondo le proiezioni elaborate da Srm – Centro Studi collegato al sistema bancario meridionale – NapulETH Open Village potrebbe generare un impatto economico diretto e indiretto di circa 3,4 milioni di euro, tra spesa turistica, servizi e investimenti post-evento. Convegni e hackathon di natura internazionale, infatti, presentano moltiplicatori di spesa compresi fra 1,6 e 1,9: ogni euro investito in organizzazione ne attiva quasi due sul territorio, senza contare la reputazione di lungo periodo per la destinazione.
Competences pipeline e next generation workforce
Il partenariato con l’Università Parthenope – già impegnata in percorsi di laurea che integrano data science e blue economy – è centrale per costruire una pipeline di competenze coerente con le esigenze delle imprese hi-tech. Durante l’evento verranno attivati career corner e job speed-date per favorire il matching tra studenti e aziende. Una strategia in linea con i dati Unioncamere-Anpal: nel 2024 oltre il 42 % delle posizioni ICT in Italia è rimasto scoperto per carenza di profili specialistici.
Politiche pubbliche e regolamentazione: il ruolo dell’intergruppo sui digital asset
Sul fronte normativo, l’intervento dell’on. Marcello Coppo, presidente del gruppo interparlamentare sui digital asset, punta a fare di NapulETH un osservatorio privilegiato per discutere i decreti attuativi del Regolamento MiCA e le opportunità offerte dal Digital Euro. Nel panel “Policy, Innovation & Trust” verranno presentate proposte per sandbox regolatorie territoriali dedicate a progetti DeFi e soluzioni antiriciclaggio basate su zero-knowledge proof.
Sustainability focus: verso evento carbon-neutral
Gli organizzatori si sono impegnati a compensare integralmente l’impronta carbonica dell’evento tramite crediti verificati Verified Carbon Standard (VCS) e iniziative di riforestazione urbana nel quartiere di Posillipo. Catering a km zero, badge in materiale riciclato e una piattaforma di ticketing on-chain – che taglia la carta e traccia in modo trasparente il flusso di pagamento – completano la strategia ESG.
L’orizzonte 2026: roadmap e legacy
Al termine della manifestazione verrà presentato un white paper di sintesi, corredato da KPI su affluenza, investimenti generati, progetti pilota attivati e collaborazioni cross-border. L’obiettivo è trasformare NapulETH in un brand-contenitore di iniziative itineranti lungo l’asse Napoli-Barcellona-Tunisi, con home-base nella villa partenopea. Tra i progetti in pipeline: un acceleration program dedicato ai founder dell’area Euromed, un osservatorio sulla tokenizzazione delle PMI e un summit annuale sulla sicurezza quantistica.
Perché partecipare: cinque takeaway per professionisti e imprese
- Dealflow mirato: accesso a startup early-stage selezionate, con track record validato in settori ad alta marginalità.
- Upskilling concreto: workshop hands-on con docenti ed esperti di livello globale, utili per integrare blockchain e IA nei processi aziendali.
- Networking selettivo: format curatoriale che incentiva interazioni ad alto valore tra C-level, investitori e talenti, riducendo il rumore tipico dei grandi expo.
- Insight di policy: tavoli di lavoro con decision-maker per anticipare scenari regolatori e adeguare la governance interna.
- Cultura dell’innovazione: commistione con arte e sostenibilità che favorisce la nascita di progetti trasversali, dall’edutainment alla brand activation.
Con NapulETH Open Village, Napoli consolida il proprio posizionamento di “hub di frontiera” fra Europa e Mediterraneo, capace di coniugare tradizione storica e vocazione tecnologica. L’evento non rappresenta soltanto un punto fermo nell’agenda degli addetti ai lavori, ma un vero e proprio laboratorio di politiche industriali, competenze e creatività. Chi cerca uno scenario dove testare prototipi, validare modelli di business e stringere alleanze strategiche troverà sul Golfo partenopeo un ecosistema pronto a sostenere la crescita.
“Per imprese, investitori e knowledge worker la data è fissata: 15-19 luglio 2025. Napoli vi aspetta, con la sua combinazione irripetibile di bellezza, capitale umano e capacità di re-immaginare il futuro”, dichiarano gli organizzatori.