Postalmarket, il celebre catalogo per la vendita “a distanza” inaugurato negli anni ’60, si era già affacciato al nuovo millennio nel 2021 con un’operazione che abbiamo definito su queste pagine come marketing romantico dell’editoria e del commercio delocalizzato: il celebre catalogo delle vendite per corrispondenza, infatti, è ritornato da un paio d’anni nelle case degli italiani ma in versione 2.0, legando insieme l’edizione cartacea a quella digitale e social, per un coinvolgimento del pubblico sempre più ampio.
L’antenato dell’e-commerce e della vendita delocalizzata ha quindi fatto “da poco” il suo ritorno in edicola, ripercorrendo con nostalgia il suo percorso inaugurato agli inizi degli anni ’60 quando iniziò a fare capolino nelle case di migliaia di persone. Ma non si è fermata qui.
Perché Postalmarket si trasforma in un app
Dalle edicole alle app: il nuovo Postalmarket, secondo la vision aziendale, è prima di tutto un ecommerce che seleziona il meglio del Made in Italy:
“Sempre più clienti ci chiamano per chiedere di poter comperare anche dal nostro sito il loro produttore di fiducia, o gli oggetti della bottega artigiana che conoscono”, spiega l’amministratore delegato, Alessio Badia.
“Per questo abbiamo lanciato l’app “Postalmarket Club”, uno spazio dove è possibile segnalarci aziende che rispettano i nostri valori ecosostenibili ed inclusivi. Abbiamo anche pensato ad una piccola gratificazione per i nostri clienti, con dei buoni e dei riconoscimenti per le segnalazioni in linea con la nostra policy. Tutte le informazioni sul sito”.
La rivista oggi è solo la punta dell’iceberg dell’ecosistema Postalmarket, che opera come vero e proprio acceleratore di ecosistemi digitali, fornendo alle PMI la comunicazione e il supporto ecommerce per farsi conoscere in tutta Italia, e in questo senso va anche la decisione di realizzare l’App:
“In Italia ci sono circa 500 mila piccole e medie aziende, molte delle quali non hanno ancora iniziato a vendere sul web”, dichiara ancora Badia. “Postalmarket è un canale di vendita che accelera il mondo del business on line. Per questo per noi è utile ascoltare i fan di Postalmarket che ci segnalano le aziende di qualità, ma che magari non hanno esperienza ecommerce: potremo dar loro visibilità e risultati in modo più immediato”.
La rivista dialoga oggi in tempo reale con il marketplace in cui ogni giorno vengono caricati nuovi prodotti: sempre più importante è l’uso dell’intelligenza artificiale nella struttura web di Postalmarket. Oggi Postalmarket lavora con circa quattrocento marchi e propone cinquantamila prodotti sul sito. Dalla nuova fondazione dell’azienda, sulla copertina del catalogo sono passati Diletta Leotta, ClioMakeUp, i The Jackal, Fiorello, Benedetta Parodi e la credibilità della nuova vita del marchio è cresciuta.
“Da tempo la nostra realtà è oggetto di interesse da parte di fondi esteri, il comune obiettivo è quello di proporre la bellezza del made in Italy all’estero attraverso l’ecosistema comunicativo e ecommerce di Postalmarket”, conclude Badia.
“Vogliamo espanderci presto in Europa, partendo dagli stati confinanti e arrivando, a poco a poco, a creare un gruppo solido di aziende che propongono l’Italia all’estero. La moda, ma non solo: design, prodotti di bellezza e per la casa, giochi e oggettistica di ogni genere. E poi una enorme varietà di prodotti enogastronomici. Ecco, questo è il Postalmarket che vogliamo portare in Europa”.