Invitalia e PNI Cube, imprenditorialità e innovazione dalla ricerca universitaria

Rendere più efficaci i processi di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, promuovere le opportunità offerte dagli incentivi finalizzati alla nascita e allo sviluppo di imprese innovative, con particolare riferimento alle startup promosse da giovani e donne: questi gli obiettivi della collaborazione tra l’Agenzia per lo sviluppo Invitalia e l’Associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition regionali PNICube.

La collaborazione è stata sancita con la firma di un protocollo d’intesa tra l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, e la Presidente di PNICube, Paola M.A. Paniccia. Sulla base del Protocollo, Invitalia e PNICube si impegnano a mettere in campo capacità e competenze, avviando azioni coordinate di informazione, promozione e accompagnamento imprenditoriale.

L’accordo fra Invitalia e PNI Cube

Dal 2004 PNICube è attiva nel costruire collaborazioni sinergiche con attori impegnati a sostenere il fare impresa e l’innovazione, accorciando le distanze tra ‘accademia’ e mercato, stimolando la nascita e accompagnando il processo di crescita dei migliori progetti di business di giovani ricercatrici e ricercatori.

PNICube è l’Associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition regionali, denominate StartCup. Nata nel 2004, ha lo scopo di stimolare la nascita e accompagnare al mercato nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza generate dalla ricerca nel mondo accademico. Oggi PNICube conta 53 associati tra Università e Incubatori accademici, e 16 StartCup attive sull’intero territorio nazionale, in 17 regioni.

Da anni l’Associazione promuove l’Italian Master Startup Award, che premia la giovane impresa hi-tech con il maggior successo di mercato, e il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), “Coppa Campioni” tra i progetti d’impresa innovativi vincitori delle StartCup regionali. L’OCSE ha riconosciuto PNICube come best practice per lo sviluppo delle regioni e dell’Italia, proprio per la sua capacità di mettere in rete network locali che vedono la collaborazione di università, imprese, investitori e pubbliche amministrazioni.

Grande la soddisfazione della professoressa Paola M.A. Paniccia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, a poche settimane dalla sua nomina come Presidente di PNICube e dall’insediamento del nuovo Direttivo dell’Associazione per il triennio 2023-2025:

Questa intesa rappresenta un nuovo, importante passo in avanti nel percorso intrapreso dalla rete PNICube per la costruzione di un modello vincente per la valorizzazione imprenditoriale della ricerca universitaria e per il supporto allo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo

Accanto ad Invitalia – prosegue la neo Presidente Paniccia – metteremo in campo ancora più energia per connettere mondi: quello della ricerca, delle istituzioni e delle imprese. Sono pertanto grata all’Agenzia per aver condiviso con PNICube un programma di lavoro così ricco e sfidante: ‘eliminare i gap’ con risposte concrete e azioni strutturate. Verso una chiara, comune direzione: dare futuro alle idee.

Il nuovo Consiglio Direttivo PNICube

Per il prossimo triennio 2023-2025, l’Associazione PNICube sarà guidata da un Consiglio composto dalla Presidente Paola M.A. Paniccia – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e dai Consiglieri Giuseppe Scellato (Segretario) – I3P Incubatore Politecnico di Torino; Massimiliano Ambra – Università Campus Bio-Medico di Roma; Giulio Antonini – Università degli Studi dell’Aquila; Bernardo Balboni – Università di Modena e Reggio Emilia; Chiara Benente – Università degli Studi di Torino; Enrico Bracci – Università degli Studi di Ferrara; Gilda Carravetta – Università della Calabria; Francesco Ferrante – Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Monia Gentile – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Alessandro Grandi – Almacube Bologna; Renato Passaro – Università degli Studi di Napoli Parthenope; Evaristo Ricci – Università degli Studi di Firenze; Marcantonio Ruisi  – Università degli Studi di Palermo.

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