Ivan Fedele e la pagella di Sanremo/4: viva gli anni ’90!

Al di là dei nomi è proprio lo spirito degli anni ’90 che pervade il Festival. Non mi meraviglierei se la prossima settimana su Rai2 ricominciasse Furore con Alessandro Greco.

A Sanremo si omaggiano gli anni ’90. La serata delle cover sembra la festa a tema che spesso organizzano i locali. Ci sono Paolo Vallesi, Alex Britti, Gianluca Grignani, Paola e Chiara, gli Articolo 31, Giorgia, Elisa, Zarrillo. Ma al di là dei nomi è proprio lo spirito degli anni ’90 che pervade il Festival. Non mi meraviglierei se la prossima settimana su Rai2 ricominciasse Furore con Alessandro Greco.

È, come dicevamo, la serata dei duetti. Quella più divertente. Spesso la più interessante. Gli artisti sono liberi di reinterpretare un pezzo proprio (o un medley) o di altri. Vediamoli.

Arriva Chiara Francini, il volto femminile della conduzione di questa quarta serata.

Mia figlia vede la Crescentini vestita d’azzurro e la scambia per Elsa di Frozen. Non sono il solo a dare i numeri stasera.

Anche oggi i soliti collegamenti esterni. Con i La rappresentate di lista a Piazza Colombo e con Takagi e Ketra a bordo della nave Costa.

Biasin su Twitter pubblica il post: “Takagi e Ketra subito dopo Let it be cantanta da Mengoni hanno lo stesso effetto di Gagliardini che entra al posto di Barella”.

Le votazioni decreteranno che i primi 5 posti per la serata dei duetti sono per:

  1. Mengoni
  2. Ultimo
  3. Lazza
  4. Giorgia
  5. Mr. Rain

Di conseguenza, la classifica aggiornata è:

  1. Marco Mengoni – Due vite 
  2. Ultimo – Alba 
  3. Lazza – Cenere 
  4. Mr. Rain – Supereroi 
  5. Giorgia – Parole dette male 
  6. Tananai – Tango 
  7. Madame – Il bene nel male 
  8. Rosa Chemical – Made in Italy 
  9. Elodie – Due 
  10. Colapesce e Dimartino – Splash 
  11. Gianluca Grignani – Le parole che non ti ho detto 
  12. Coma_Cose – L’addio 
  13. Modà – Lasciami 
  14. Articolo 31 – Un bel viaggio 
  15. LDA – Se poi domani 
  16. Leo Gassman – Terzo cuore 
  17. Paola & Chiara – Furore
  18. Ariete – Mare di guai
  19. Mara Sattei – Duemilaminuti 
  20. Colla Zio – Non mi va 
  21. gIANMARIA – Mostro 
  22. Cugini di campagna – Lettera 22 
  23. Levante – Vivo 
  24. Olly – Polvere 
  25. Anna Oxa – Sali 
  26. Will – Stupido 
  27. Shari – Egoista 
  28. Sethu – Cause perse

Finalmente posso andare a letto. Dovrò dormire fino a mezzogiorno almeno, come se me lo avesse ordinato il medico. O, perché no, fino alle 14, fino alle 16, fino alle 20 come un rock star “sdraiato a terra come i Doors”. “Let it be” cantata da Mengoni culla il mio passaggio dalla veglia al sonno, ma come nei peggiori incubi si trasforma in “Gesucrì”, improbabile cover beatlesiana cantata da Nino D’Angelo. Era il 1989, pochi mesi dopo sarebbero iniziati i mitici anni ‘90 raccontati in questa serata del Festival. Ora ho bisogno di dormire.

Domani, già lo so, mi sottoporrò alla visione della diretta di sei ore della finalissima come uno “stupido testone”.

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