Oggi a Napoli c’è un sole che spacca le pietre e menomale perché fa un fetente di freddo che qui non è che siamo poi così abituati e perciò poi postiamo le foto dei termometri delle macchine con la gara a chi sta a più meno che poi c’è sempre chi dice ma che meraviglia questo freddo come fate a sopportare il caldo ma vivi al sud ma è normale che fa caldo e sennò vattene al nord che lì non ci sta manco la vesuviana che ti intossica e la metro dicono che funzioni ma poi non tieni il mare e non ci sta la pizza e il mandolino e il Vesuvio quello che negli stadi poi ci augurano che erutti ma come si fa a essere così cretini io non me lo spiego ma sarà l’invidia visto che il Napoli sta pure primo in classifica maro e che Napoli ragazzi questo è l’anno si lo so la scaramanzia e non si dice e non si fa e no e no ma sì perché lo è non è che si può stare sempre attenti a cosa dire e non dire perché la vita questa mica un’altra ne abbiamo a meno che non sei tra quelli che credono nella reincarnazione ma poi è un altro fatto proprio mentre qui il concetto è che gli stereotipi ci travolgono come quello del mandolino di cui sopra e di stereotipi si vive e qualcuno ci stravive e li usa sempre contro gli altri e mai a favore e siamo nel 2023 ma ti pare che si debba ancora parlare di ste cose e di che parliamo di calcio abbiamo già parlato uh ma c’è Sanremo e allora parliamo di Sanremo perché poi nel bene o nel male checché se ne dica Sanremo è Sanremo che lo sai che lo trasmettono quasi in tutto il mondo e se è arrivato a 73 edizioni un motivo ci sarà solo Amadeus sta a quattro che poi manco si può fare lo ha chiesto Benigni a Mattarella e il presidente ha detto no sì c’era il premio Oscar ieri sul palco e pure il mitico Sergio nazionale ma di nuovo Benigni ma poi lo hai visto a coso là a Blanco ma se fosse stato figlio a me a calci proprio ma ti pare mai ma stai fuori ma tutt’apposto ma se è questo lo spettacolo ma io non lo so e mi stava pure simpatico ma poi Morandi ma la scopa da dove l’ha presa ma mitico non lo so mitico sarebbe stato dare un esempio quello sì di educazione e squalificare il cantantuccio poi ci lamentiamo dei giovani ma che speranza abbiamo noi che poi giovani chi giovani cosa quelli nativi digitali quelli che digitano e stanno sui social ma la colpa ma di chi è se si mette il cellulare in mano ai creaturi che manco sanno mantenere la bottiglina e già il telefonino ma stiamo scherzando che se poi tu non lo fai eh ma sei fortunata che tua figlia non lo prende e no non sono fortunata perché prova tu a far mangiare una gnometta di poco più di un anno senza cellulare e tv che semmai le dai i confetti per farla giocare e lei ti obbliga a te a mangiarne quattro insieme e non è fortuna si chiama pazienza che poi è femmina e chi è l’amore tuo papà ma io ho messo dieci chili per metterti al mondo e ti ho anche partorita e lei papà ma è femmina che ci vuoi fare femmina che fa rima con tutti gli stereotipi del mondo tutti quelli che la Chiara pure lei nazionale ha messo nel monologo che una non la vuole manco giudicare perché ci stanno tanti di quei problemi che veramente ma poi chi siamo noi per giudicare lei paladini della libertà a fasi alterne ma non va bene no perciò nessuno la giudica però siccome questo pezzo doveva essere sulla Ferragni allora due paroline vanno dette brava a devolvere il cachet brava a non rispondere alle domande stupide o meglio a rispondere a modo suo ma sarebbe stata più brava a rispondere ma senza una tastiera che fa da filtro è più difficile i vestiti no dai l’eleganza è un’altra storia e andare nuda sul palco non è libertà perché per manifestare quella ci vuole il coraggio e non è questo e poi infine il monologo che è lo stereotipo fatto lettera e ci ha pensato Amadeus a sottolinearlo dicendo che pensate lo ha scritto da sola perciò non ha funzionato perché cara Chiara tu sei bella brava e tutto il resto ma non rappresenti che te e basta e forse se è vero che gli esempi come per i bambini di cui sopra valgono più delle parole tu hai usato solo quelle è questo è ma del tempo abbiamo parlato sì perché a Napoli oggi c’è un sole che spacca le pietre.