La guerra di Amazon: il colosso presenta le prime denunce contro le recensioni false

Amazon sporge denuncia in Italia, Spagna, Germania e Stati Uniti contro le recensioni truffaldine: “Assicurare questi malfattori alla giustizia attraverso azioni legali e denunce penali è una tra le tante iniziative importanti con cui proteggiamo i clienti affinchè possano fare acquisti in tutta tranquillità".

Lo aveva preannunciato, adesso l’ha fatto. Il colosso mondiale dell’e-commerce Amazon ha deciso di adottare la linea dura verso i gruppi che inanellano, dietro pagamento, una catena di recensioni false, che inquinano gli affari della vetrina più famosa del mondo.

Ad entrare nell’occhio del ciclone non sono solo le recensioni negative ingiustificate, ma soprattutto quelle positive ottenute dietro compenso: Amazon, infatti, basa il suo “commercio” non solo sulla varietà degli articoli e sulla velocità della consegna (e su un ottimo servizio clienti), ma soprattutto sullo scambio di opinioni fra gli utenti che popolano l’e-commerce e che dovrebbero corrispondere a verità.

Il mercato delle recensioni false su Amazon

Le cause che oggi Amazon annuncia seguono le azioni di protesta dei mesi scorsi: l’azienda di Seattle, infatti, aveva scoperto un mercato di oltre diecimila gruppi Facebook in cui si verificava un vero e proprio bazar di recensioni. Uno dei gruppi identificati nella causa è “Amazon Product Review”, che contava oltre 43.000 membri fino a quando, su richiesta di Amazon, all’inizio di quest’anno Meta ha eliminato il gruppo.

Le indagini di Amazon hanno rivelato che gli amministratori dei gruppi tentavano di nascondere la loro attività e di eludere il rilevamento di Facebook, in parte offuscando le lettere con numeri nelle frasi problematiche, in parte utilizzando messaggi in codice.

Ma cosa accadeva di preciso? Utenti di tutto il mondo venivano pagati (in denaro o con prodotti gratuiti) per scrivere volontariamente recensioni false e truffaldine sull’e-commerce con lo scopo di veicolare le scelte di acquisto dei consumatori.

I gruppi sui social scoperti da Amazon erano stati creati appositamente per reclutare persone disposte a pubblicare, dietro ricompensa, recensioni false e fuorvianti sugli store di Amazon negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Francia, Italia, Spagna e Giappone. Come tutti noi sappiamo, infatti, la prima cosa che un consumatore online si appresta a fare prima dell’acquisto è quella di leggere i commenti e le recensioni, per valutare se ne vale la pena o meno.

Amazon ha detto basta: fra le volontà espresse dall’azienda vi è quella di non “inquinare” i principi della vetrina, illudendo i consumatori.

Amazon e le cause civili e penali

Amazon in questi giorni ha avviato le prime cause, sia civili che penali, in tutto il mondo: ha presentato in Italia la sua prima denuncia penale a livello europeo e la sua prima causa civile in Spagna.

L’ufficio legale spiega che

“questi due procedimenti, insieme ad altre 10 nuove azioni legali recentemente avviate negli Stati Uniti, mirano a individuare e bloccare gli operatori che attualmente gestiscono più di 11.000 siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni su Amazon e in altri negozi online in cambio di denaro o prodotti gratuiti”.

La prima denuncia penale di Amazon depositata in Italia (la prima a livello europeo), prende di mira uno dei principali broker che vendono recensioni false. Il broker identificato – spiega la società – avrebbe infatti creato una rete di persone disposte a comprare prodotti su Amazon e a pubblicare recensioni a 5 stelle in cambio di un rimborso completo dei loro acquisti. La decisione di Amazon di riportare questo caso all’Autorità Giudiziaria “dimostra la determinazione dell’azienda a fermare coloro che traggono profitto ingannando i clienti e i partner di vendita. Queste condotte possono integrare reati per i quali in Italia sono previste pene detentive e pecuniarie”.

Amazon ha anche presentato la sua prima denuncia civile in Spagna contro un broker di recensioni false, Agencia Reviews. L’operatore con sede in Spagna prende di mira venditori e clienti di www.amazon.es e comunica tramite il servizio di messaggistica istantanea Telegram per non essere rintracciato. Secondo le indagini di Amazon, il sospetto truffatore rimborsa completamente i clienti una volta che questi pubblicano una falsa recensione a 5 stelle.

Oltre a queste azioni legali senza precedenti in Europa, l’azienda ha incrementato il numero dei casi negli Stati Uniti, già in forte crescita, intentando 10 ulteriori azioni legali contro i broker di recensioni false e altri soggetti che tentano di aggirare i sistemi di controllo di Amazon. La società ha anche inviato lettere di diffida a cinque siti Web con sede in Germania che indirizzavano i visitatori a broker di false recensioni. Da allora tutti e cinque i siti web hanno deciso di interrompere questa attività firmando una lettera di conferma di cessazione attività.

Come sono state scoperte le recensioni false? Grazie ad un team dedicato di investigatori esperti, avvocati, analisti e altri specialisti che opera a livello globale e rintraccia i broker di recensioni false, raccoglie prove sulla loro attività e intraprende azioni legali contro di loro, con l’obiettivo di identificare i colpevoli e fermare le frodi all’origine. Tuttavia, per eliminare definitivamente le recensioni false, sono necessari collaborazione e investimenti continui in tutto il settore. L’azienda continua a cercare l’assistenza e il supporto di altri operatori del settore, nonché di agenzie governative, enti normativi e forze dell’ordine per migliorare l’individuazione e aumentare le azioni di contrasto contro i broker di recensioni false.

“Assicurare questi malfattori alla giustizia attraverso azioni legali e denunce penali è una tra le tante iniziative importanti con cui proteggiamo i clienti affinchè possano fare acquisti in tutta tranquillità”, ha dichiarato Dharmesh Mehta, Vice President of Selling Partner Services di Amazon. “Oltre a continuare a innovare i nostri sistemi di rilevamento e prevenzione delle recensioni false nel nostro store, Amazon continuerà in modo implacabile a individuare i malfattori che alimentano questo mercato e ad agire contro di essi. Non c’è posto per le recensioni false su Amazon o altrove nel settore”.

Amazon continuerà a dedicare risorse significative alla lotta contro le recensioni false e a garantire ai clienti un’esperienza di acquisto affidabile“, ha aggiunto Dharmesh Mehta. “Continuiamo a migliorare i nostri controlli proattivi, a inventare nuove tecnologie e a utilizzare il machine learning per individuare i malintenzionati e trovare nuovi modi per assicurarli alla giustizia”.

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