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L’Italia scommette sull’intelligenza artificiale: al via il primo partenariato esteso

L’Italia scommette sull’intelligenza artificiale e lo fa organizzando tutte le sue forze in questo settore e mettendole in campo: è quanto si apprende dall’ANSA, che informa di come stia partendo in queste ore il primo partenariato esteso, frutto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Si tratta di “un’iniziativa fondamentale” secondo Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, capofila del partenariato sull’intelligenza artificiale con il suo Istituto di informatica e telematica (Cnr-Iit), intervenuta a Pisa all’evento “The Next Big Things – Le prossime grandi rivoluzioni di internet!”, organizzato da Cnr-Iit e agenzia ANSA nell’ambito dell’Internet Festival.

Intelligenza artificiale: a che punto siamo?

L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sul futuro che intelligenza artificiale e tecnologie quantistiche stanno preparando. Un futuro che per molti versi è imprevedibile, come ha osservato Alessandro Curioni, direttore della ricerca di Ibm e vicepresidente dell’azienda per l’Europa e l’Africa, ma sul quale è ottimista Yoshua Bengio, dell’Università di Montreal e vincitore del Premio Turing 2018. “E’ un futuro che stiamo preparando e che dipenderà da noi“, ha detto nel suo intervenuto da remoto.

In presenza, invece, il ricercatore che ha visto nascere la rivoluzione di Internet in Italia, Luciano Lenzini, che ha insegnato nel dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e prima ancora è stato ricercatore del Cnuce, l’Istituto del Cnr da cui l’Italia si è connessa a Internet la prima volta, il 30 aprile 1986. Anche allora era alle porte una grande rivoluzione, secondo Lenzini più prevedibile di quella che le comunicazioni quantistiche e l’intelligenza artificiale stanno annunciando. Prepararsi è perciò cruciale e altrettanto importante è che tutti partecipino.

Il partenariato che sta nascendo va proprio in questa direzione “darà il via a una rete italiana pubblico-privato, con università e imprese”, ha detto Carrozza. E’ un passo concreto, ha aggiunto la presidente, reso possibile dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). 

Il ruolo del CNR

“Il Cnr sta guidando l’ecosistema italiano dell’Intelligenza Artificiale, un tema rilevante per l’internet del futuro e sul quale investiremo nei prossimi anni”, ha osservato il direttore del Cnr-Iit Marco Conti. La nuova sfida, ha aggiunto, è “portare il computer quantistico nella ricerca scientifica: è un tema strategico e il Pnrr è il primo strumento che abbiamo per affrontare in modo strategico temi di frontiera come l’Intelligenza Artificiale e il QuantumComputing”.

In particolare – ha detto ancora Conti – con il programma dei partenariati estesi è possibile mettere insieme eccellenze pubbliche e private”.  Il primo di questi, sull’Intelligenza artificiale, dovrebbe partire a breve e grazie ad esso “potremo compete alla pari con altri Paesi”. Questa volta, ha rilevato, “auspichiamo che non sia una tantum, speriamo che sia trend che continuerà nel futuro e in questo senso stanno esercitando pressioni i ricercatori italiano, primo fra tutti il Nobel Giorgio Parisi”.

Redazione

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