Quarta edizione per Open House Napoli, il festival partenopeo dell’architettura a porte aperte, tra i 50 del network internazionale Open House Worldwide. L’1 e 2 ottobre un weekend di visite e tour gratuiti con oltre 120 appuntamenti che comprendono edifici e spazi di straordinario rilievo architettonico e culturale spesso non accessibili al pubblico, percorsi, eventi e laboratori Kids per i più piccoli.
Come funziona Open House Napoli
Ormai tra gli appuntamenti più attesi dell’autunno, Open House Napoli accompagna i cittadini tra periferie e centro, antico e contemporaneo, edifici pubblici e spazi privati per comporre coralmente il racconto sempre nuovo di una città sorprendente che mediante la conoscenza rinnova il senso di appartenenza e invita alla cura di questo grande patrimonio fatto di architetture, emozioni, saperi.
Tantissime le novità nel programma (online al sito dedicato), a cominciare dal doppio appuntamento con i cantieri della Metro Linea 6 dove OHN2022 aprirà eccezionalmente due stazioni “in divenire”: Chiaia – Monte di Dio, firmata dall’architetto napoletano Uberto Siola e impreziosita dalle installazioni del regista e artista britannico Peter Greenaway, e San Pasquale di Boris Podrecca, “una vertiginosa discesa a mare” ottenuta grazie all’intervento artistico di Peter Kogler. E a completare l’esplorazione della mobilità che verrà saranno anche le visite ai cantieri delle Stazioni Eav di Monte Sant’Angelo e Miano.
Il fascino dei condomini napoletani.
Elemento caratteristico dell’identità di Napoli sono i condomini residenziali, i complessi e i parchi che sin dal primo Novecento e ancora di più con il controverso sviluppo del secondo dopoguerra hanno segnato forma e stili della città. È il caso dell’eclettico Condominio di piazza Amedeo (1901), originariamente Grand Hotel Eden.
O, sulla collina di Posillipo, dei complessi residenziali di via Petrarca 141 (1953) e via Nevio 102 (1960), due dei più bei progetti di Stefania Filo Speziale, prima architetta donna di Napoli che firma anche il “bel quartiere” popolare di Agnano (1953), in programma insieme ai quartieri INA-CASA Soccavo-Canzanella (1957-1962) e Borgo La Loggetta (1956) di Giulio De Luca. In uno dei complessi residenziali napoletani più interessanti e controversi dell’architettura partenopea degli anni ’80, la “Piazza Grande” di Aldo Loris Rossi ai Ponti Rossi, lo studio Manuarino racconterà la ristrutturazione di un appartamento fresco e contemporaneo che gioca con le preesistenze per trovare in maniera razionale e conveniente una formula di rinnovamento.
Il design della città ospitale
Immancabile in Open House Napoli il design dei più iconici hotel napoletani: ai consolidati Britannique Naples Curio Collection con le sue opere d’arte, Decumani Hotel De Charme e NH Napoli Panorama nel grattacielo di Filo Speziale, si aggiungono quest’anno il Royal Continental e il suo Piano Ponti, un intero piano-museo con arredi anni ’50, schizzi e appunti originali del grande architetto e designer Gio Ponti.
Le scuole e l’architettura che dialoga con il futuro
Inatteso e sottovalutato scrigno di bellezza sono alcune delle scuole superiori della città, storiche come gli edifici che le ospitano. Con Open House Napoli sarà possibile fare un tour dall’Istituto Diaz all’Elena di Savoia nel palazzo “Carafa d’Andria”, dall’Istituto Della Porta-Porzio con la sua insospettabile vocazione museale all’istituto De La Salle nell’elegante sede tardo-Liberty, ad accogliere il pubblico con grande partecipazione saranno gli stessi studenti che in quegli spazi formano e nutrono il loro domani.
Una visita merita assolutamente il Convitto Paolo Colosimo, centro socio-educativo per non vedenti e ipovedenti a Santa Teresa degli Scalzi, fondato nel 1919 per rieducare i ciechi e divenuto presto un centro di produzione artigiana all’avanguardia: decine di telai speciali di inizio ‘900 e spazi di lavoro manuale per ferro e vimini sono alcune delle gemme qui custodite, insieme a un teatro ispirato al più celebre San Carlo, alla cappella privata e al chiostro interno.
Spazi antichi e nuove energie
In un’architettura rigenerativa come quella di Napoli, intreccio di passato e modernità che vive soprattutto negli interni, l’arte può diventare terreno fertile per nuove sperimentazioni. Così nel programma di OHN2022 trovano spazio Andrea Nuovo Home Gallery, Spot Home Gallery, Casa-Studio della fotografa Federica Gioffredi, abitazioni private trasformate in spazi espositivi che raccontano di una formula sempre crescente in città.
E Quartiere Latino, condominio-museo in via Cirillo con opere permanenti di artisti “a km 0”. O ancora A’mbasciata a Palazzo Venezia, dove la ricerca di uno spazio per laboratori creativi ed eventi culturali ha restituito alla città un’antica residenza nobiliare strappata a sessanta anni di totale abbandono.
Tra conferme e ritorni
Tra tante novità nel programma 2022 di Open House Napoli sono numerose anche le conferme, tra cui il Complesso Olivetti di Luigi Cosenza a Pozzuoli, la Pontificia Facoltà Teologica di Alberto Izzo, l’avanguardia della Casa del Portuale di Aldo Loris Rossi, l’architettura naturale di Nisida e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che venerdì 30 settembre ospiterà un’anteprima di Open House Napoli e nel weekend alcune delle attività per i bambini del programma OHN Kids. E soprattuto un attesissimo ritorno: la Banca d’Italia di Marcello Canino e Arnaldo Foschini, uno tra siti da sempre più visitati dal pubblico di OHN.
Metro dell’arte e passeggiate ‘sottosopra’
Oltre agli appuntamenti alla stazione EAV di Scampia, progetto di riqualificazione che ha attivato processi di inclusione sociale e innovazione culturale e a quella ANM di Piscinola, con le opere dello scomparso maestro muralista Felice Pignataro, il capitolo di Open House Napoli dedicato al sistema delle infrastrutture e dei trasporti verrà raccontato anche grazie ai percorsi tra le stazioni dell’arte, tra il sotto e il sopra della città con i walking&metro tour di ANM, alla scoperta della straordinaria relazione che fin dalla sua fondazione Napoli ha intessuto con il proprio sottosuolo e che ancora oggi ne costituisce una caratteristica unica al mondo.
Ma quest’anno sono davvero tanti i percorsi che permetteranno di scoprire la città da diversi punti di vista e che attraverseranno i diversi quartieri raccontando tra gli altri il Cavone, Capodimonte, Borgo San Rocco, il Liberty di Chiaia e del Vomero, il Parco dei Murales, la Pedamentina
Come partecipare ad Open House Napoli
Un programma ricchissimo quello di questa quarta edizione di Open House Napoli che, ancora una volta, è resa possibile grazie al lavoro dell’Associazione Culturale Openness, dei suoi partner, di tutte le location che mettono gratuitamente a disposizione i loro spazi e degli oltre 450 volontari che, anche quest’anno, hanno risposto con entusiasmo all’appello di OHN2022.
Partecipare è semplicissimo: basterà andare sul sito openhousenapoli.org, registrarsi e costruire il proprio tour per il weekend dell’1 e 2 ottobre.