E’ stato aperto in questi giorni il bando per le startup toscane che prevede contributi a fondo perduto per rilanciare l’economia delle aree interne, montane o insulari attraverso progetti di economia collaborativa destinati all’utilizzo di tecnologie, servizi e infrastrutture digitali.
Il bando, promosso dalla Regione Toscana, prevede un plafond da un milione e ottocento mila euro per favorire il ripopolamento delle aree periferiche e lo sviluppo di servizi digitali a questo connesso.
Come funziona il bando per le startup toscane
L’obiettivo è bando rivolto alle startup toscane è quello di sostenere progetti di creazione e sviluppo di imprese innovative, startup, ma anche spazi di coworking e attraverso questi creare nuove opportunità di lavoro e rivitalizzare i piccoli borghi toscani.
L’intervento rientra nella programmazione Por Fesr Toscana 2014-2020: “Con questa misura – spiega l’assessore all’economia Leonardo Marras – facciamo un ulteriore passo avanti sulla strada della valorizzazione delle aree interne mettendo a disposizione delle comunità nuove risorse e strumenti”.
I destinatari del bando sono le startup toscane, le micro, piccole e medie imprese, i soggetti titolari di partita IVA ed iscritti al R.E.A RTI/ATS, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi, Società Consortili compresi gli organismi di gestione dei Centri Commerciali Naturali (CCN).
Per poter partecipare è necessario avere sede legale e/o operativa in aree montane, aree interne o a rischio spopolamento e isole della Toscana. Al bando sono ammessi tutti i settori produttivi ad eccezione di agricoltura, silvicoltura e pesca.
Contributi e modalità di partecipazione
Per il bando rivolto alle startup toscane, il contributo non potrà superare il 60% del totale del progetto ammesso, da un minimo di 20.000 fino ad un massimo di 150.000 euro, e potrà essere richiesto anche per progetti già avviati, purché non lo siano da prima del 31 agosto 2021.
I progetti dovranno essere conclusi entro giugno 2023: le spese ammissibili riguardano quelle
- per investimenti materiali per un importo che non superi il 40% del costo totale del progetto (opere murarie, macchinari, attrezzature, arredi anche usati, acquisto o noleggio con riscatto di mezzi mobili registrati),
- per investimenti immateriali per un importo non superiore al 40% del costo totale (consulenze qualificate, servizi qualificati di accompagnamento o specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione, servizi di natura professionale non rientranti nelle consulenze),
- costi per il personale direttamente coinvolto nel progetto (non superiori al 30% del costo totale), spese per liquidità (acquisto di scorte, materie prime, utenze, affitti, canoni di noleggio) non superiori al 5%.
Per partecipare al bando rivolto alle startup toscane, è necessario presentare domanda attraverso lo sportello regionale online: si ricorda che si tratta di un bando a sportello, per cui i progetti ammessi saranno finanziati secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda.