Il Fondo 394 Ucraina di Simest, la società del gruppo Cdp che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo, a partire da domani 20 settembre apre per la seconda fase di finanziamenti agevolati. Il Fondo 394 Ucraina, gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attiverà infatti un nuovo finanziamento rivolto alle imprese esportatrici penalizzate dall’attuale conflitto.
Lo strumento Ucraina/Import è stato pensato per tutte quelle piccole medie imprese e Mid-Cap i cui approvvigionamenti, diretti o indiretti, provenivano da Ucraina, Russia e Bielorussia, e che – proprio a causa delle ostilità – sono state costrette a diversificare le geografie di fornitura, registrando da febbraio 2022 forti rincari dei costi e importanti flessioni dei ricavi.
Come funzionano i finanziamenti del Fondo 394 Ucraina
I finanziamenti del fondo 394 Ucraina saranno concessi per un importo fino a 1,5 mln di euro – nel limite del 25 % dei ricavi degli ultimi due bilanci – e prevedono un rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%. Gli strumenti, che si rivolgono a tutte le PMI e MidCap particolarmente esposte verso Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia, puntano a fornire un duplice sostegno. In particolare:
1. alle imprese esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia
Partito a luglio e attivo fino ore 18:00 del 31 ottobre, è già operativo il primo strumento, dedicato alle imprese che hanno realizzato, negli ultimi 3 anni, esportazioni complessive verso Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato medio dell’ultimo triennio, subendo, a causa del conflitto, una flessione dei ricavi. La richiesta potrà essere presentata direttamente sul portale finanziamenti, accessibile tramite il sito simest.it.
2. alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia
Attivo a decorrere dalla seconda metà di settembre, quindi da domani, il secondo finanziamento sarà invece indirizzato a tutte le PMI e MidCap – con un fatturato export minimo del 10% realizzato nell’ultimo triennio – che abbiano registrato negli ultimi 3 anni una quota di approvvigionamenti provenienti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 5% e che, in conseguenza del conflitto in atto, hanno subito rincari o difficoltà ad approvvigionarsi dalle medesime geografie.
Quelli del Fondo 394 Ucraina sono ambedue strumenti di finanza agevolata a condizioni vantaggiose: rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40% (concedibile subordinatamente all’autorizzazione da parte della Commissione europea) nel limite di 500 mila euro complessivi di agevolazione. Per entrambi, inoltre, sono a disposizione le risorse del Fondo 394 fino al 31 ottobre 2022, data ultima per presentare la domanda sul portale dedicato.
Durante questi anni di difficile e incerta congiuntura globale, Simest, sottolinea il presidente Pasquale Salzano, “si è impegnata a innovare i propri strumenti per adattarli al nuovo contesto e semplificarne l’utilizzo, al fine di supportare al meglio la competitività internazionale delle nostre imprese. Uno sforzo impegnativo, reso possibile dalla stretta sinergia con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre che con le altre istituzioni coinvolte. Questo ci ha permesso di fornire – a sostegno del Made in Italy nel mondo – un valido contributo, che ci impegniamo ad assicurare anche per il futuro”.
Con la misura lanciata oggi, rileva l’ad Regina Corradini D’Arienzo, “completiamo un pacchetto di agevolazioni dedicato alle Pmi e Mid-Cap esportatrici più colpite dal conflitto in Ucraina. Si tratta di due strumenti attraverso i quali aiutiamo finanziariamente sia le imprese che esportavano verso le regioni interessate dalla crisi, sia quelle si approvvigionavano di materie prime in quell’area. Le imprese potranno così investire nella ricerca sia di nuovi mercati di sbocco dei propri prodotti, sia di nuovi mercati di acquisto delle materie prime”.
Un aiuto concreto, aggiunge, “che consolida l’ampio spettro di sostegno offerto da Simest al sistema produttivo nazionale, in grado di affiancare le imprese per tutto il ciclo di espansione all’estero attraverso finanziamenti agevolati, investimenti diretti nel capitale e contributi all’export“.