Il DL Aiuti ha ricevuto il bollino ufficiale dalla Ragioneria generale dello Stato: questo significa che, nell’arco di pochi giorni, il decreto passerà al Colle per la firma del Presidente della Repubblica e poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che lo renderà effettivo.
Il provvedimento, che prevede 59 articoli, mette a disposizione risorse a fondo perduto pari a 130 milioni di euro per le imprese colpite dagli effetti della crisi in Ucraina e un bonus unico di 200 euro per 31,5 milioni di italiani, oltre al taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti, che durerà fino all’8 luglio e che si estende anche al metano.
La misura verrà interamente coperta dalla tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche, che sale dal 10% al 25%, e che garantirà un gettito da 6,5 miliardi di euro.
Cosa prevede il DL Aiuti per imprese e lavoratori
Concentrandoci in questo articolo sulle misure del DL Aiuti in favore di imprese e lavoratori (l’articolo generale con tutte le misure lo trovate qui), nel testo si legge che
“Per l’anno 2022 è istituito, nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico, un fondo con una dotazione di 130 milioni di euro finalizzato a far fronte, mediante erogazione di contributi a fondo perduto, alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina”.
I requisiti per le piccole e medie imprese che possono accedere ai fondi prevedono:
- aver realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale;
- aver sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre antecedente la data di entrata in vigore del presente decreto incrementato almeno del 30 per cento rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019;
- aver subito nel corso del trimestre antecedente la data di entrata in vigore del presente decreto un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019.
Venendo alle misure per i lavoratori, nel DL Aiuti è previsto anche il bonus una tantum da 200 euro per il mese di luglio, rivolto a circa 31,5 milioni di italiani: come si legge nella relazione che accompagna il DL Aiuti, si tratta di 13,78 milioni di lavoratori dipendenti, 13,7 milioni di pensionati e 4 milioni di altri cittadini, tra cui 900mila percettori di Reddito di cittadinanza ma anche 750mila badanti e colf.
Attenzione però: il bonus unico di 200 euro è rivolto esclusivamente a chi ha redditi sotto i 35mila euro e arriverà direttamente nelle buste paga di luglio (anticipati dall’azienda, che poi li recupererà) di 13,7 milioni di lavoratori dipendenti e di 13,7 milioni di pensionati. Gli altri dovranno fare domanda all’Inps: lavoratori domestici (750mila), disoccupati (1,1 milioni), co.co.co (270mila), lavoratori stagionali, dello spettacolo o intermittenti (300mila), percettori del reddito di cittadinanza (900mila).
Ad aiutare lavoratori e studenti arriverà anche il buono per i trasporti pubblici, da 60 euro, la cui erogazione avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre.
La questione del gas nel DL Aiuti
Di fondamentale importanza anche la questione dell’approvvigionamento energetico, presente nel DL Aiuti, che dà una spinta alla realizzazione delle opere per aumentare le capacità di rigassificazione nazionale:
“Le opere finalizzate all incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente alla data di emanazione del presente decreto, incluse le connesse infrastrutture, costituiscono interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.
Per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture connesse di cui al primo periodo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono nominati uno o più Commissari straordinari di Governo. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il Commissario si avvale delle amministrazioni centrali e territoriali competenti, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e allo stesso non sono corrisposti gettoni, compensi, rimborsi di spese o altri emolumenti”, si legge nel testo.
Inoltre, con il DL Aiuti nasce un fondo da 200 milioni di euro al Ministero dell’economia e delle finanze destinato all’erogazione di uno o più prestiti finanziari a beneficio del governo dell’Ucraina di importo complessivo non superiore a quello previsto dal fondo.
Inoltre in attuazione di una raccomandazione del Consiglio Europeo, gli sfollati in arrivo dall’Ucraina hanno facoltà di ottenere il cambio delle banconote denominate in hryvnia con banconote in euro. Il limite massimo di cambio è di 10.000 hryvnia per ciascun avente diritto.