L’Italia riparta dai RAEE: i rifiuti strategici per l’economia e per l’industria

Dal riciclo di 1.000 tonnellate di rifiuti elettronici domestici si possono infatti ricavare circa 900 tonnellate di materie prime seconde, equivalenti al peso di 2 Freccia Rossa: i Raee potrebbero essere un buon supporto per contrastare la carenza di materie prime

I Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) potrebbero essere il motore inaspettato e strategico per tamponare la crisi economica – dovuta alla congiuntura pandemica, ma anche all’effetto del conflitto fra Russia e Ucraina – derivante dalla carenza di approvvigionamento delle materie prime.

Ma come siamo messi in Italia con il riutilizzo dei Raee e come possono essere resi un valido supporto per l’economia circolare? A spiegare questo meccanismo è il Libro Bianco sui Raee, frutto di un lavoro iniziato nel 2021, che contiene 32 proposte di natura organizzativa e normativa definite in modo condiviso dagli attori del Sistema Raee italiano (produttori, distributori, aziende di igiene urbana, impianti di trattamento) che oggi diventano un appello alle Istituzioni – Governo e Parlamento – affinché arrivino risposte concrete.

I Raee e l’economia circolare

Secondo il Libro Bianco sui Raee, in Italia siamo in ritardo rispetto ai target di raccolta fissati dell’Unione Europea (65% dell’immesso sul mercato, pari a più di 10 kg/abitante – oggi siamo a poco più di 6 kg): un primo passo, pertanto, potrebbe essere la riduzione e la semplificazione della burocrazia, unita di misure di incentivazione, sanzione e controllo per contrastare i flussi paralleli di Raee.

Ancora, si potrebbe intervenire con linee di intervento su settori specifici come la raccolta domiciliare e la micro-raccolta, e poi con iniziative di comunicazione e informazione per i cittadini e gli utilizzatori. Mai come in questo momento di fortissima carenza di materie prime, infatti, con incrementi di valore a doppia cifra (+ 105% per il ferro da settembre 2020 a luglio 2021; + 74% per l’alluminio in 12 mesi), il settore dei Raee assume un ruolo strategico per l’economia circolare.

Ma quali sono i numeri “positivi” dei Raee? Dal riciclo di 1.000 tonnellate di rifiuti elettronici domestici si possono infatti ricavare circa 900 tonnellate di materie prime seconde, equivalenti al peso di 2 Freccia Rossa, di cui: oltre 500 tonnellate di ferro, più di 130 tonnellate di plastiche, circa 100 tonnellate di vetro, 80 tonnellate di cemento, 25 tonnellate di rame, 20 tonnellate di alluminio, 10 di legno e 15 di altri materiali.

Non solo, l’adozione di metodologie idonee di trattamento permette di evitare l’emissione in atmosfera di quasi 7.000 tonnellate di CO2eq e di risparmiare oltre 1,5 milioni di kWh di energia ogni 1.000 tonnellate di Raee gestiti.

La necessità di trovare fonti di approvvigionamento alternative per le materie prime è sotto gli occhi di tutti, ormai anche dei cittadini, e la situazione è diventata ancora più critica con l’attacco russo all’Ucraina” – afferma Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee. “Il settore dei Raee potrebbe rappresentare un’opportunità, non risolutiva ma significativa, per il Paese. Eppure, lo Stato da anni fatica nell’attuare azioni di miglioramento, sia per quanto riguarda la normativa che per quanto concerne l’enforcement, mentre l’Unione Europea preme giustamente per risultati concreti: una raccolta di RAEE almeno a 10 kg pro-capite all’anno, mentre l’Italia è appena a 6 kg”.

L’iniziativa del ‘Libro Bianco sui Raee’, per la prima volta, vede coinvolti in modo unitario tutti gli stakeholder che, pur avendo ruoli e obiettivi differenti, hanno deciso di mettere a disposizione le reciproche competenze per lavorare insieme al miglioramento del settore, nonostante la mancanza di alcuni decreti fondamentali da molto attesi e la perdurante assenza del Comitato di Vigilanza e Controllo, organismo ministeriale che dovrebbe rappresentare l’interlocutore di riferimento per chi si occupa di Raee.

“Abbiamo registrato nelle scorse settimane un piccolo segnale di risveglio da parte delle Istituzioni, con l’approvazione di un provvedimento che eleva i limiti di stoccaggio per i Raee del Raggruppamento R3, essenziale per fronteggiare l’aumento di TV da riciclare conferite dai cittadini a seguito del “bonus rottamazione TV. Ci auguriamo che questo rappresenti l’inizio di una nuova attenzione del Parlamento e del Governo alle richieste del settore, che oggi trovano voce in modo unitario in questo Libro Bianco sui Raee” conclude Arienti.

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