Bonus sociale elettrico per salvavita, la misura per i più fragili

Arriva in queste ore la notizia di una nuova misura, da parte dell’ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – contro il caro bollette: il bonus sociale elettrico per le persone più fragili che sono obbligate ad utilizzare strumenti e macchinari salvavita.

Il bonus sociale elettrico, infatti, è rivolto a tutti coloro che – titolari o familiari – hanno la necessità di utilizzare apparecchiature salvavita che, purtroppo, in molti casi consumano una quantità ingente di energia elettrica.

Come funziona il bonus sociale elettrico salvavita

Destinato alle persone più fragili o ai familiari che si occupano della loro cura, il bonus sociale elettrico  è cumulativo e non va a sostituire il bonus bolletta. Quest’ultimo, noto anche come bonus luce e gas, si rivolge alla platea già individuata: pertanto, i requisiti restano quelli già definiti, ossia

Se sussistono tali condizioni e uno dei componenti del nucleo familiare in oggetto è titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici, si può procedere con la richiesta del bonus sociale bollette. Ciò è valido sia per le forniture attive che per quelle sospese per morosità, nonché per utenze gas o acqua inserite in un contesto condominiale, ovvero centralizzate.

Invece, il bonus sociale elettrico è rivolto a coloro che soffrono di fragilità fisica e non economica.

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Per richiedere il bonus sociale elettrico, pertanto, non vi è la necessità di presentare l’ISEE ma di essere in possesso delle apposite certificazioni che testimonino il possesso e dunque il consumo collegato ai macchinari salvavita. Chiunque abbia una fornitura domestica adeguata ad alimentare il macchinario salvavita, potrà usufruire di tale bonus, ottenendo di conseguenza uno sconto diretto in bolletta e per ogni singola bolletta dell’anno successivo alla presentazione della domanda.

La domanda per il bonus sociale elettrico dovrà essere presentata al proprio comune di residenza o al CAF, compilando il modulo messo a disposizione da Arera, per quanto riguarda il consumo elettrico medio annuo dell’apparecchiatura salvavita, e allegando un documento di identità e codice fiscale valido, il certificato ASL che attesti la grave condizione di salute.

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