Otb foundation, la fondazione che lotta contro le disuguaglianze sociali, ha deciso di essere al fianco della prossima generazione di donne che guideranno le aziende e il Paese sostenendole durante il loro percorso di formazione universitaria. Un’iniziativa concreta, che si pone nel filone del contrasto al gender gap: se i numeri e i fatti dimostrano che le donne non sono alla giuda del Paese, è necessario allora investire nella formazione.
E, secondo Otb foundation, è arrivato il momento di fare qualcosa per la classe dirigente italiana del futuro: nell’amministrazione pubblica così come nelle aziende private dovrà necessariamente vedere una maggior presenza di donne.
Dal canto suo, l’Università Bocconi ha deciso di sposare questo progetto e di selezionare, secondo graduatoria, studentesse provenienti da un percorso triennale in università italiane fortemente motivate a diventare leader del futuro, meritevoli per curriculum scolastico, e aventi i requisiti necessari per usufruire di un aiuto economico.
La borsa di studio di Otb Foundation alla Bocconi
Con un primo investimento di 280 mila euro, la Otb foundation finanzierà i costi del biennio magistrale presso l’Università Bocconi a dieci studentesse selezionate che potranno scegliere tra quattro corsi: economics and management of government and international organizations; politics and policy analysis; international management e management.
I corsi di formazione selezionati, infatti, permettono di entrare nel mondo del lavoro in due ambiti, la Pubblica amministrazione e la gestione di grandi aziende, nei quali è necessaria e auspicabile una maggiore presenza di donne. I primi corsi a cui le studentesse potranno accedere grazie al sostegno di Otb foundation inizieranno a settembre 2022. Le iscrizioni sono già aperte sul sito dell’Università Bocconi e la scadenza per l’iscrizione all’ultima sessione dei test di ammissione è il 17/03/2022.
Commenta così Arianna Alessi, vicepresidente della Fondazione Otb:
“L’impegno della Fondazione a supporto delle donne, la mia esperienza di donna manager in settori ancora dominati dagli uomini, e i dati che leggiamo sulla disparità di genere, ci hanno portato a questo progetto che speriamo di sviluppare sempre di più, coinvolgendo altri attori del mondo dell’imprenditoria e le istituzioni.
Nel nostro Paese siamo ancora molto lontani dal dare il giusto valore al lavoro femminile ed è quindi necessario promuovere una cultura più sensibile alle tematiche di genere”.
“Fare più empowerment femminile significa, per noi, creare un mondo a misura di donna alimentando il potenziale di ciascuna grazie alla formazione. Nel progetto desideriamo coinvolgere le stesse beneficiarie di questo aiuto alle quali chiederemo un impegno a supporto di altre donne, sia a livello di mentoring che in futuro a livello economico con l’istituzione di altre di borse di studio, andando così a creare un circolo virtuoso di donne che aiutano altre donne”.
Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi, spiega che
“Investire sulla formazione vuol dire investire sul nostro futuro e farlo dando la possibilità a giovani donne di accedere all’università ha un valore doppio. Promuovere l’uguaglianza di genere in modo concreto come nel caso di questa iniziativa avrà infatti effetti benefici sull’economia e sulla società nel suo complesso.
In questa fase delicata della nostra società abbiamo bisogno dell’impegno dei migliori talenti e per questo dobbiamo rimuovere ogni ostacolo che impedisca loro di avere un impatto positivo sul mondo del lavoro e delle istituzioni. Tra questi quelli legati al genere sono un retaggio del passato”.