Green pass base o rafforzato? Tutte le novità in merito

Arriva il “Green pass rafforzato“. Come anticipato da alcuni giorni dalla stampa, ieri il Governo ha ufficialmente introdotto il nuovo “modello” di Green pass per contenere gli effetti della pandemia nel nostro Paese. Sono diverse le regole decise dall’Esecutivo nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri che ha fatto il punto sulla situazione dell’emergenza sanitaria in Italia.

Il Premier Mario Draghi ha sottolineato che la situazione è sotto controllo, una delle situazioni migliori in Europa, proprio grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole, ringraziando i cittadini per l’importante partecipazione.

Le nuove regole
Dal nuovo Green pass alle misure che stabiliscono il colore delle zone, dall’estensione della vaccinazione obbligatoria al rafforzamento dei controlli: è un decreto particolarmente incisivo che, come tanti provvedimenti degli ultimi mesi, crea polemiche e malumori specie dalla cerchia dei “no green pass” e dei “no vax” che, in tante città italiane, si fanno sentire con manifestazioni e proteste.

La nuova Certificazione verde
Il “Green pass rafforzato” previsto dal decreto Covid approvato dal Governo nelle ultime ore sarà in vigore dal prossimo 6 dicembre. Diversamente dal “green pass base”, si ottiene soltanto con la vaccinazione o con la guarigione dalla malattia. Ha una validità di nove mesi, non più dodici come in precedenza. Proprio dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 – dunque, per tutto il periodo natalizio – si potrà accedere a tanti luoghi pubblici e privati aperti al pubblico soltanto con questo tipo di Green pass. Spettacoli, eventi pubblici, ristoranti e bar al chiuso, discoteche, feste, cerimonie pubbliche. Ciò vale sia per i territori in fascia bianca che gialla. In questo stesso periodo nelle zone di colore arancione, invece, sono previste ulteriori limitazioni a chi non è in possesso del “green pass rafforzato”.

Green pass anche per prendere i mezzi pubblici
Insomma, coloro che non si sono sottoposti alle dosi di vaccino non potranno ottenere questa nuova “versione” del Certificato verde che, spetta, però a chi è stato paziente Covid-19, accertato tale da precedenti test. Il decreto legge firmato da Mario Draghi, in realtà, introduce misure anche per coloro che sono in possesso del “Green pass base” che si ottiene in pochi minuti attraverso un tampone nei centri analisi o in farmacia. Difatti, sempre dal 6 dicembre questo documento sarà obbligatorio per accedere in alberghi, spogliatoi di strutture sportive, sul trasporto ferroviario regionale e – circostanza non di poco conto – anche sul trasporto pubblico locale: bus, tram, metro, funicolari, eccetera.

Vaccino covid obbligatorio
Si allarga la platea dei cittadini che devono sottoporsi obbligatoriamente al vaccino Covid-19. Ora si estende anche al personale amministrativo della sanità, ai docenti e al personale amministrativo della scuola così come a militari, forze dell’ordine e operatori del soccorso pubblico. L’obbligo scatta dal 15 dicembre e dalla stessa data è indispensabile il richiamo per coloro che svolgono professioni sanitarie. Il decreto legge esclude la possibilità per i lavoratori di essere adibiti a mansioni diverse in caso di mancanza del certificato.

Chi controlla?
Saranno tutte le forze di polizia, con periodici rapporti, a svolgere i controlli sul corretto possesso del Green pass (sia rafforzato che base) nei vari luoghi. “Sarà disposto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro cinque giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno“, specificano dal Governo.

Vaccini, vaccini, vaccini
Una priorità per il Governo che ha deciso di non limitare le attività socio-economiche ma di incentivare i cittadini a vaccinarsi per poter frequentare luoghi pubblici o privati aperti al pubblico. Dall’Esecutivo promettono che sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione. Su tale fronte ci sono alcune novità: è consentita la terza dose del vaccino Covid-19 dopo cinque mesi (e non più sei) dalla seconda somministrazione. Inoltre, nei prossimi giorni la terza dose sarà aperta per gli under 40 (in alcune regioni è già possibile). Se autorizzate potranno essere avviate campagne vaccinali per bambini e adolescenti dai 5 ai 12 anni.

Non solo Covid
Il Ministero – evidenziando che sono necessari 150 giorni dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato – specifica che nella medesima seduta vaccinale possono essere co-somministrati un vaccino a m-RNA anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e un vaccino antinfluenzale. Ad oggi sono 45milioni e 530mila i cittadini italiani che hanno completato il ciclo vaccinale (due dosi), ovvero quasi l’85 per cento della popolazione con più di 12 anni. Oltre 800mila coloro che hanno ottenuto la terza dose addizionale. Emilia Romagna, Toscana e Molise sono le regioni con più dosi somministrate rispetto a quelle loro consegnate. Il vaccino più utilizzato è il Pfizer seguito dal Moderna. Ormai scomparso dalla circolazione l’AstraZeneca.

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