L’appello: “Più ricerca e innovazione per l’Europa del futuro”

La ricerca come volano di sviluppo per i Paesi dell’Unione. La ricerca come materia transfrontaliera per dare una spinta all’innovazione. La ricerca come fondamenta per l’Europa del futuro. La ricerca e l’innovazione come motori per la ripartenza dopo la congiuntura pandemica.

Sono questi i messaggi principali dell’Appello Research And Innovation for the Future of Europe lanciato nelle scorse ore da venti organizzazioni del mondo della ricerca e innovazione italiana ed europea, aperto alla sottoscrizione pubblica.

Tra i primi firmatari, sono presenti organizzazioni rappresentative dell’intera comunità europea di R&I, dalle università agli enti di ricerca, alle associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa. Tra gli aderenti iniziali figurano anche APRE, Confindustria, CNR, CRUI, ENEA, FAST e Unioncamere.

Perché l’appello sulla ricerca e sull’innovazione

La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via la scorsa primavera ed entra ora nella sua fase decisiva, è stata presentata – si legge nel Manifesto – come un’opportunità unica per i cittadini europei di riflettere e dibattere sulle sfide e le priorità dell’Unione. Nonostante il ruolo centrale che rivestono per il futuro del Vecchio continente, la ricerca e l’innovazione – fanno notare le organizzazioni firmatarie – non sono state incluse tra gli argomenti prioritari selezionati inizialmente dalla Conferenza”. Non c’è dubbio però – proseguono i promotori – che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini “sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia”.

La conferenza sul futuro dell’Europa è un’opportunità unica per i cittadini europei di riflettere e dibattere sulle sfide e le priorità dell’Europa: un esercizio dal basso incentrato sui cittadini affinché gli europei possano dire la loro su ciò che si aspettano dall’Unione.

Come affermato nella dichiarazione congiunta, l’UE deve fornire risposte inclusive ai nostri compiti determinanti la generazione: realizzare le transizioni verdi e digitali, garantire un’economia equa, sostenibile e competitiva, affrontare le sfide geopolitiche nell’ambiente globale post-COVID-19.

La ricerca e l’innovazione hanno dimostrato di essere fattori chiave per affrontare tali sfide e pertanto le questioni relative alla ricerca e all’innovazione sono diventate sempre più importanti nell’agenda politica dell’UE.

Il piano di ripresa per l’Europa NextGenerationEU mobiliterà risorse significative per sostenere le attività di ricerca e innovazione. Il 2021 ha anche segnato il lancio di Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione dell’UE più ambizioso di sempre con un budget di 95,5 miliardi di euro in sette anni. Nonostante il suo ruolo centrale, la ricerca e l’innovazione non figurano tra i temi prioritari selezionati della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai nostri risultati nel campo della scienza e della tecnologia. La conferenza offre l’opportunità di riflettere ancora una volta sul ruolo vitale che la ricerca e l’innovazione svolgono per la prosperità e il benessere degli europei, e quindi per coltivare i nostri valori comuni di pace e libertà.

dal testo dell’Appello

Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.

Per far questo, ad esempio, l’Unione europea dovrebbe accrescere le proprie ambizioni sul rilancio dello Spazio europeo della ricerca, disegnare politiche per l‘innovazione più incisive per il nuovo decennio e concepire un approccio rafforzato e più europeo per i finanziamenti pubblici e privati in R&S”.

Alla base di tutto ciò, un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società sarà fondamentale per promuovere un impegno dei cittadini più dedicato e proattivo nelle attività di ricerca e innovazione, in modo che gli europei continuino a condividere i valori scientifici e riconoscano il contributo della scienza e della tecnologia al progresso e alla loro vita quotidiana.

​Pertanto, invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire le questioni di ricerca e innovazione nei prossimi mesi, in modo da porre la ricerca e l’innovazione al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell’UE.

​L’Europa è da secoli la patria del progresso scientifico e tecnologico globale: oggi più che mai gli europei dovrebbero svolgere un ruolo attivo per fare della Ricerca e dell’Innovazione la base per costruire l’Europa del futuro.

La pandemia ha portato inoltre la scienza e la tecnologia al centro del discorso pubblico. Mai come oggi – si legge ancora nel Manifesto – “è fondamentale promuovere un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società e un impegno diretto dei cittadini nelle attività di ricerca e innovazione, in modo che gli Europei possano continuare a riconoscere il contributo della scienza e della tecnologia al progresso e alla propria vita quotidiana”.

Il Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe è pubblico ed è possibile aderirvi sia come organizzazione che a titolo individuale.

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