WhatsApp non finisce mai di stupire il suo vasto pubblico. Da pochi giorni in Italia è stato rilasciato un importante aggiornamento di WhatsApp Web, ovvero l’applicazione utilizzabile direttamente dal browser del pc. È la versione “Beta multi-dispositivo” che permette agli utenti di chattare con amici, parenti e colleghi anche se lo smartphone non è collegato a internet o se è spento.
Fino a cinque dispositivi contemporaneamente
Una vera e propria rivoluzione per il colosso della messaggistica istantanea che costantemente aggiorna l’applicazione principale e i suoi “derivati” per migliorare il servizio, totalmente gratuito, per milioni di utenti. In pratica, raggiunta la piattaforma online ed eseguito l’accesso inquadrando il codice QR attraverso la fotocamera del telefono, con WhatsApp Web l’utente può utilizzare l’app direttamente dallo schermo del proprio computer anche se lo smartphone smette di avere connessione (capita nei momenti di stand by) o se questo viene spento.
Non l’unica novità: infatti, questo aggiornamento permette di utilizzare WhatsApp Web su diversi dispositivi contemporaneamente fino a un massimo di quattro. Dunque, su cinque dispositivi in totale se si considera lo smartphone nel quale c’è la sim con cui è stato creato l’account. Una opportunità utilissima per chi lavora su più computer o per coloro che “condividono” l’account WhatsApp con altre persone, come avviene per motivi di lavoro, ad esempio. I dispositivi collegati “in remoto” verranno automaticamente disconnessi se non si utilizza il telefono per più di quattordici giorni.
Chi può utilizzare la versione beta?
La versione “beta multi-dispositivo” è attualmente disponibile per gli utenti che usano la versione più recente dell’applicazione WhatsApp o WhatsApp Business sugli smartphone Android e iPhone. Impossibile non accorgersi degli importanti limiti dell’aggiornamento. Ad esempio, non è possibile utilizzare la versione multi-dispositivo dai tablet, né è possibile cancellare o eliminare la chat dai dispositivi aggiuntivi.
Da “remoto” è impossibile visualizzare la posizione in tempo reale e le liste broadcast precedentemente create. Sono tutti motivi che hanno portato alcuni utenti a retrocedente e ad abbandonare l’aggiornamento “beta”: una scelta sempre possibile accedendo alle impostazioni di Whatsapp.
Resta la crittografia
Nella versione “beta multi-dispositivo”, subito dopo avere collegato lo smartphone al pc, “il telefono invia una copia della cronologia messaggi più recente con crittografia end-to-end al dispositivo integrativo dove viene salvata in locale“, si legge dal blog ufficiale dell’app. “Dopo essere stata inviata dal tuo telefono, la cronologia dei messaggi crittografata viene salvata nei server di WhatsApp solo fino alla consegna sul dispositivo aggiuntivo, a meno che non sia cancellata prima dai server di WhatsApp”, si specifica ulteriormente.
Tanti bug
Errori nel caricamento della pagina WhatsApp Web e tempi morti eccessivi. La versione beta mostra diverse lacune da attenzionare. A partire dal collegamento tramite il QR che risulta molto lento rispetto alla versione ordinaria. Dopo la “vibrazione” che certifica l’avvenuto collegamento smartphone-computer, infatti, per diversi secondi l’app resta bloccata ed è necessario attendere affinché si apra la schermata sul desktop con tutte le conversazioni e i messaggi.
Altro errore registrato spesso è il diverso posizionamento dei messaggi della medesima conversazione sui due schermi: in pratica, capita che i messaggi inviati ai contatti tramite il pc vengono visualizzati in ordine cronologico diverso sullo smartphone. Un “capriccio” dovuto ad errori di sincronizzazione.
Privacy e sicurezza
Una circostanza da non sottovalutare è proprio quella relativa alla privacy e alla riservatezza rispetto ai contenuti scritti e condivisi con gli altri: dai messaggi testuali alle foto, dai video ai documenti. La possibilità di visualizzare e utilizzare Whatsapp anche senza il “controllo” dal proprio smartphone apre a potenziali rischi specie per gli utenti distratti e poco attenti ai danni che possono derivare da un utilizzo sbagliato di quanto offerto dal mondo digitale. E, situazione ancora più serie, se tali danni dipendono da intenzioni sbagliate di terze persone. Un capitolo da approfondire e migliorare.