La Regione Puglia ha dato il via in queste ore al programma di ricerca “Riparti” per sviluppare filoni di ricerche innovative che possano rispondere fattivamente al fabbisogno del tessuto economico – sociale locale.
L’avviso pubblico di Riparti, infatti, finanzia assegni di ricerca professionalizzanti per 280 nuovi ricercatori sulla base di progetti sollecitati dal territorio.
L’intervento “RIPARTI”, come definito dalla DGR n. 1573 del 30/09/2021, si colloca all’interno della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, la quale, fissando gli obiettivi da raggiungere entro il 2020, ha ribadito il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socio-economico-industriale coerentemente con la Smart Specialization Strategy della Regione Puglia.
Fondamentale importanza riveste a tale scopo lo sviluppo di competenze specifiche finalizzate allo sviluppo di ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale.
dall’Avviso Riparti
Il progetto Riparti: di cosa si tratta
La Regione Puglia, pertanto, nell’ambito dell’Asse X – “Investire nell’istruzione, nella formazione e nell’apprendimento permanente”, intende aumentare la qualificazione del sistema regionale dell’istruzione, della formazione e del lavoro e rafforzare le competenze specifiche creando reti tra università, centri di ricerca e mondo produttivo con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione.
Per questo motivo, il progetto Riparti si pone l’obiettivo di realizzare e sostenere un circuito virtuoso che veda la ricerca applicata all’industria, come fattore determinante per lo sviluppo territoriale, in termini di sostenibilità, innovazione, investimenti sul proprio capitale umano, capacità di programmare il passaggio generazionale, internazionalizzazione, legame con il territorio e con le proprie filiere produttive.
All’interno e in conformità con tali orientamenti, la finalità dell’intervento è quella di stimolare i soggetti che a diverso titolo operano in Puglia nel campo della ricerca (Università ed Enti Pubblici di Rricerca), a superare i confini delle loro traiettorie individuali, favorendo la formazione, attraverso il finanziamento di assegni di ricerca professionalizzanti, di nuovi ricercatori e l’inserimento nel sistema produttivo regionale di alte professionalità in grado di rispondere ai fabbisogni di innovazione espresso dallo stesso.
Come partecipare
Per entrare nel progetto Riparti, occorre tener presente una fondamentale distinzione: ai fondi finanziati possono accedere le Università pubbliche e private con sede legale nel territorio regionale pugliese riconosciute dall’ordinamento nazionale, nonché gli EPR, con sede amministrativa o operativa nel territorio regionale pugliese.
Università pubbliche e private con sede legale nel territorio regionale pugliese, ossia:
- Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari;
- Università degli Studi di Foggia
- Università del Salento
- Politecnico di Bari
- Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”
- CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche);
- INFIN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare);
- INDAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica “Francesco Severi”);
- INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia);
- INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica);
- ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile);
- CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria)
- ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica);
- ISS (Istituto Superiore Sanità);
Invece, possono presentare istanza di candidatura per la realizzazione degli interventi di Riparti le imprese che, al momento della presentazione della candidatura da parte delle Università/EPR, dovranno:
- avere sede legale o operativa nella Regione Puglia ed essere iscritte nel Registro delle Imprese tenuto presso
la C.C.I.A.A. territorialmente competente; - non essere sottoposte ad accordi stragiudiziali né a piani asseverati né ad accordi di ristrutturazione ai sensi,
rispettivamente degli articoli 67 e 182 bis della Legge Fallimentare (Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e
s.m.i); - essere operative e nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure
concorsuali anche volontarie (quali: fallimento, concordato preventivo, liquidazione, amministrazione
straordinaria ecc.) né ad amministrazione controllata con l’unica eccezione del concordato con continuità
aziendale; - essere in regola con la normativa antimafia (D.Lgs. n.159 del 6 settembre 2011 così come modificato dalla
legge 17 ottobre 2017, n. 161); - operare nel pieno rispetto delle vigenti normative in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della
salute nei luoghi di lavoro, pari opportunità tra uomo e donna ed è in regola con le norme che disciplinano il
diritto al lavoro dei disabili di cui alla legge n. 68/1999; - essere in regola con i pagamenti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.
Al fine della partecipazione al presente avviso i soggetti proponenti devono presentare la propria istanza di
candidatura esclusivamente attraverso il sito web dedicato a partire dal 10 dicembre 2021 e fino al 21 dicembre 2021.