In occasione della Settimana Mondiale dello Spazio 2021 dedicata alle “Donne nello spazio”, ESA e Mattel hanno annunciato il lancio di una Barbie Samantha Cristoforetti, per contribuire a incoraggiare le ragazze a diventare la futura generazione di astronaute, ingegnere e scienziate spaziali.
Non è la prima volta che la casa francese porta avanti questo tipo di iniziative: già nel corso della pandemia, per avvicinare le bambine e ragazze alle materie STEM e abbattere gli stereotipi, fu messa sul mercato la Barbie vaccinologa in onore della professoressa Sarah Gilbert, creatrice del vaccino di Oxford Astrazeneca.
Barbie al passo con i tempi (e strumento di ispirazione)
La Barbie, fin dai suoi esordi, è sempre stata lo specchio plastico della società e delle epoche, ed è stata una delle prime bambole ad impersonificare ruoli che possano essere d’ispirazione per le bambine. Non solo: nel tempo, la Barbie è cambiata, allontanandosi dallo stereotipo della bambola bionda e bella, per diventare più simile ai corpi umani, alle loro sfaccettature e differenti etnie e professioni.
Prodotta in precedenza come pezzo unico, la nuova Barbie Samantha Cristoforetti è ora disponibile in tutta Europa. Parte dei proventi delle vendite della nuova Barbie sarà donata all’organizzazione Women in Aerospace Europe, per ispirare le generazioni future attraverso la creazione di una borsa di studio.
Samantha Cristoforetti è un’astronauta e aviatrice italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e testimone, suo malgrado, di quanto siano pesanti gli stereotipi di genere: in più di un’occasione, la stampa ha riportato dichiarazioni che non la inquadravano nel suo ruolo straordinario bensì come donna e madre lontana dalla famiglia. AstroSamantha (così il suo nickname su Twitter) però non si è mai arresa e ha continuato con la sua carriera stellare.
La partnership ESA/Barbie risale al 2019, quando la Communications Partnerships Unit dell’ESA ha organizzato l’utilizzo da parte di Barbie Mattel Italia di due figure uniche di Samantha Cristoforetti per promuovere il loro “Dream Gap Project“ a lungo termine.
Questo progetto è incentrato su una ricerca che mostra come, per via di stereotipi culturali e rappresentazioni mediatiche, le giovani ragazze cominciano a pensare, crescendo, di non essere adatte ad alcuni tipi di attività.
La ricerca mostra inoltre che le donne sono ancora poco rappresentate nelle carriere STEM e che, anche in giovane età, le ragazze affermano che si sentono meno sicure delle loro abilità matematiche a scuola. Ciò significa perdere potenziali opportunità di carriere appaganti e ben retribuite nel settore.
Da più di 55 anni la bambola conosciuta in tutto il mondo incoraggia le ragazze a intraprendere carriere nello spazio: la prima Barbie astronauta ha “camminato sulla Luna” nel 1965. La “figlia” di casa Mattel è stata astrofisica, scienziata spaziale e astronauta, e tutte le bambole sono state create in base a modelli di vita reale – come Sally Ride della NASA, Anna Kikina di Roscosmos e ora Samantha Cristoforetti dell’ESA.
La continuata collaborazione con Barbie vede la versione in miniatura di Samantha partecipare a un volo parabolico, oltre a risorse didattiche per genitori e insegnanti prodotte in collaborazione con l’ESA, per mettere in evidenza le diverse professioni dello spazio e per insegnare di più sullo spazio ai bambini e alle bambine della scuola primaria.