Fondo Impresa Donna, ok dal MISE: chi può accedere

Fondo Impresa Donna si pone l'obiettivo di supportare e orientare le competenze femminili per l'avvio di nuove attività imprenditoriali e per la realizzazione di progetti innovativi.

E’ stato firmato il decreto che rende operativo il Fondo Impresa Donna, la misura del MISE che punta al rafforzamento dell’ecosistema dell’imprenditoria femminile, incentivando la partecipazione delle donne al mondo delle imprese.

Il Fondo Impresa Donna si pone, infatti, l’obiettivo di supportare e orientare le competenze femminili per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e per la realizzazione di progetti innovativi, mettendo a disposizione contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Dopo Nuove Imprese a Tasso Zero e il Selfiemployement, si aggiunge un’ulteriore casella ai contributi per spingere l’imprenditorialità “rosa”. Ma, in attesa dell’approvazione del decreto per il Fondo Impresa Donna alla Corte dei Conti, è importante sapere come funziona e chi può accedere alla misura.

Fondo Impresa Donna, di cosa si tratta

Il Fondo Impresa Donna è orientato alla nascita o al consolidamento delle imprese femminili, al potenziamento della cultura imprenditoriali e alla formazione.

Il fondo interesserà quattro categorie di imprese beneficiarie:

I settori di attività cui andranno i benefici vanno dall’industria, all’artigianato, alla trasformazione dei prodotti agricoli, ai servizi, al commercio e infine il turismo.

Le imprese dovranno realizzare  per il Fondo Impresa Donna programmi di investimento entro due anni e con un tetto di spese ammissibili:

Le imprese dovranno avere le seguenti caratteristiche:

Come si accede

Le modalità operative del Fondo Impresa Donna verranno chiarite in un prossimo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. La dotazione finanziaria del fondo è ampia, in quanto dovrebbe contenere 40milioni di investimento iniziale più 400 milioni del PNRR, secondo quanto comunica lo stesso MISE.

Sicuramente, il Fondo Impresa Donna verrà gestito con una procedura a sportello attraverso Invitalia.

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