Nadef approvata, Draghi: “Promuovere crescita duratura per l’Italia”

“La legge di bilancio che presenteremo tra poche settimane – ha detto Draghi - rimarrà fondamentalmente espansiva. Ma dobbiamo stare attenti a quali misure contribuiscono a tale crescita e quali no. La sfida più importante è rendere la crescita equa e sostenibile, duratura, strutturale"

E’ stata approvata la Nadef per promuovere la crescita, equa, sostenibile e duratura per fronteggiare il debito pubblico italiano. E’ questo l’obiettivo che il premier Mario Draghi si pone con la certezza che dal debito si esce con la crescita. Ed è illustrando in conferenza stampa con il ministro dell’Economia Daniele Franco, la Nota di aggiornamento al Def, approvata questa mattina in Consiglio dei ministri che il presidente ha tracciato le coordinate per la prossima legge di Bilancio.

La Nadef parte dalla constatazione del miglioramento degli indicatori di crescita con la previsione di aumento del Pil per l’anno in corso al 6%, rispetto alla previsione dell’aprile scorso ferma al 4,5% e della previsione del deficit che passa dall’11,8% al 9,4%.

Tali previsioni permettono di immaginare per la prossima finanziaria, manovra del valore di circa 22 miliardi, misure che avranno l’obiettivo di sostenere la ripresa nel triennio 2022-2024.  

Una prospettiva in positivo per la Nadef

 “La legge di bilancio che presenteremo tra poche settimane – ha detto Draghi – rimarrà fondamentalmente espansiva. Ma dobbiamo stare attenti a quali misure contribuiscono a tale crescita e quali no. La sfida più importante è rendere la crescita equa e sostenibile, duratura, strutturale, a tassi di crescita più alti di quelli precedenti la pandemia che erano veramente molto bassi ed erano alla base della crisi continua dell’economia”.

Ciò che conta è che il Paese mantenga la propria credibilità. “C’è un problema di traguardi – ha aggiunto il premier –  se si mancano si danneggia la credibilità del Paese. Oggi è un momento buono, il Paese è credibile, vuol dire che i tassi di interesse sono bassi e occorre mantenere questa credibilità anche quando l’economia europea si sarà riassestata”.

A promuovere la politica di bilancio espansiva anche il ministro Franco: “Il debito pubblico va ridotto e la crescita è lo strumento principe e il tasso di crescita pensiamo sarà più alto del nostro passato – ha sottolineato – Vediamo una ripresa nel 2021 che continua nel 2022 e tassi di crescita ancora significativi nel 2023 e 2024: e qui ci sarà il vero test della politica economica e si vedrà la differenza rispetto agli anni scorsi”.

Il buon utilizzo del PNRR è cruciale quanto la legge di Bilancio. “Tutti gli strumenti vanno usati e con la legge di bilancio dobbiamo chiederci se garantisce investimenti, maggiore produttività e tassi di occupazione più elevati. Il Nadef è un documento importante nel senso che ci sono molto cambiamenti rispetto al quadro delineato in aprile”.

La Nadef serve a decidere la somma delle risorse da destinare ai diversi ‘capitoli di spesa’. “Le politiche sociali, per esempio, – ha concluso il ministro – aiutano la crescita perché includere vuol dire maggiore partecipazione al mercato del lavoro, maggiore creazione del capitale umano quindi non c’è una netta separazione tra politiche sociali ed economiche”.

Rispondendo ai giornalisti il premier ha annunciato che la prossima settimana si riunirà per la prima volta la cabina di regia sul PNRR e ha fatto riferimento ad alcune questioni cruciali che il governo si appresta ad affrontare. “La delega fiscale verrà presentata la settimana prossima e il ddl delega sulla concorrenza entro ottobre – questa l’agenda – la riforma degli ammortizzatori e l’alleggerimento del carico fiscale”.

Infine il Draghi ha ricordato che il 12 ottobre si terrà un G20 straordinario sulla situazione in Afghanistan per evitare una catastrofe umanitaria. “Dovremo anche vedere che passi la comunità internazionale vuole intraprendere per evitare che l’Afghanistan torni a essere il nido del terrorismo internazionale. E dobbiamo dotarci di una difesa molto più significativa, con maggiori investimenti”. 

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