L’iniziativa “Visita Medica Sospesa” promossa da Dottorsemplice è stata presentata alla Camera dei Deputati nel forum su pandemia e digitalizzazione: accolta con entusiasmo, apre a nuove modalità di fornire servizi alla salute in modalità digitale.
“La “Visita Medica Sospesa” è un bellissimo esempio delle occasioni offerte dalla digitalizzazione perché concede l’opportunità di sostenere le fasce più deboli della popolazione. Ben vengano quindi iniziative di questo tipo, soprattutto in un particolare momento storico” ha sostenuto Alessandro Amitrano (M5s), segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, nel corso del forum “La pandemia e le sfide della digitalizzazione” che si è tenuto oggi a Palazzo Montecitorio.
“L’emergenza sanitaria ha evidenziato le carenze del nostro Paese in termini infrastrutturali e ha allo stesso tempo accelerato moltissimo l’evoluzione digitale. I fondi del PNRR – ha sottolineato Amitrano – ci permettono finalmente di poter colmare il gap infrastrutturale, di portare la connessione veloce ai cittadini, di sviluppare sistemi avanzati nella pubblica amministrazione e di aiutare le piccole e medie imprese ad entrare al meglio in un mercato globale, semplificando la gestione dei processi aziendali e i rapporti con lo Stato”.
Visita Medica Sospesa: di cosa si tratta
A spiegare cosa sia la Visita Medica Sospesa è Gennaro Coppola, Ceo di Dottorsemplice e promotore dell’iniziativa:
“La ‘Visita Medica Sospesa’ è un’iniziativa sociale destinata a chi vive una situazione di difficoltà economica. Chiunque può contribuire con una donazione, anche gli stessi medici che fanno parte della piattaforma ‘Dottorsemplice’, che doneranno una visita medica gratuita al mese per chi ha un ISEE inferiore ai 6mila euro”.
“L’iniziativa nasce per far fronte alle difficoltà del sistema sanitario: basti pensare che solo in Campania ci sono circa 100mila ricoveri ospedalieri da smaltire, di cui 70mila sono interventi chirurgici. ‘Dottorsemplice’ – ha continuato Coppola – è un progetto multipiattaforma interamente dedicato al mondo della sanità e finalizzato a rendere più immediato il rapporto tra il paziente e il proprio medico, permettendo agli utenti di trovare con pochi click lo specialista o la struttura più vicina e adatta alle proprie esigenze, di contattarlo e prenotare una visita”.
“Il Covid ha determinato una situazione da cui non si torna indietro, penso ad esempio alla formazione online o alla telemedicina, per la quale è però necessaria una maggiore educazione digitale che coinvolga in primis le persone adulte e anziane che ne sono i principali destinatari”, ha evidenziato Francesco Fimmanò, direttore scientifico dell’Università Mercatorum e vicepresidente della Corte dei Conti.
L’importanza della digitalizzazione
Il convegno ha fatto luce anche sull’importanza della digitalizzazione: secondo Anna Campanile, direttrice Marketing e Comunicazione Md spa, “le imprese sono in prima linea nel processo di digitalizzazione del Paese e sono pioniere di sistemi innovativi, dove investono milioni allo scopo di creare processi per migliorare il proprio business. Nel picco del lockdown, ad esempio, siamo riusciti a mantenere gli scaffali dei nostri punti vendita sempre forniti, nonostante le numerosissime richieste, grazie al nostro sistema digitale che in tempo reale monitorava i livelli di forniture. L’evoluzione tecnologica è una grande opportunità, ma non bisogna mai trascurare il fattore umano”.
Per Costanzo Jannotti Pecci, vicepresidente dell’Unione Industriali di Napoli “la digitalizzazione è un’occasione importante per le imprese, ma deve essere democratica: per questo motivo c’è bisogno di infrastrutture. Molte zone del nostro Paese, soprattutto al Sud, potrebbero competere perfettamente nel mercato globale se avessero a disposizione una struttura digitale adeguata. Su questo il PNRR – ha ribadito – sembra dare delle prospettive, ma servono anche dei percorsi di formazione per raggiungere livelli di professionalità adeguati. Per il sistema-impresa, quindi la digitalizzazione è una grande opportunità, ma va resa realmente accessibile per le aziende”.