E’ arrivato nelle scorse ore il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, con la risposta 600/2021, in merito all’accesso per le società fra professionisti ai bonus Industria 4.0 e Mezzogiorno. L’Ente, interpellato da una società fra professionisti del settore sanitario, ha chiarito che sì, anche queste possono accedere al bonus beni strumentali 4.0 (di cui alla legge n. 178/2020) e al bonus Mezzogiorno (o bonus Sud, riferito alla legge n. 208/2015, che già sono cumulabili fra loro).
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate ai professionisti
La società tra professionisti (STP) si è rivolta all’Agenzia delle Entrate perché intenzionata ad acquistare apparecchiature mediche avanzate e macchinari tecnologici di alto livello, che rientrano nei beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “industria 4.0”.
Per questo motivo, ha intenzione di usufruire del bonus beni strumentali 4.0 e al bonus Mezzogiorno, trovandosi nella zona geografica del Sud Italia. In particolare, il nodo della questione è rappresentato dai quesiti posti, che sono:
- il reddito prodotto dalla società deve essere considerato reddito d’impresa o reddito di lavoro autonomo?
- la società fra professionisti, in funzione della risposta di cui al punto precedente, può accedere alle agevolazioni relative agli investimenti in beni strumentali?
- le agevolazioni sono tra esse cumulabili?
- il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, ex legge n. 208 del 2015 concorrono alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive?
La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata chiara e inequivocabile: i dirigenti hanno spiegato che le società tra professionisti (art. 10 comma 3, legge n. 183/2011) non costituiscono una categoria propria, ma sono soggette alla disciplina legale del modello prescelto (società di persone, società di capitale o cooperative).
In altre parole, pertanto, il reddito prodotto dalle società fra professionisti costituisce la fattispecie del reddito d’impresa indipendentemente dalla forma societaria e, pertanto, possono essere considerate come tali.
Ne consegue, come consecutio logica, che le società fra professionisti possono beneficiare del bonus investimenti in macchinari innovativi 4.0 poiché l’ambito soggettivo di applicazione dell’agevolazione è rappresentato da tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Allo stesso modo, si può beneficiare del Bonus Investimenti nel Mezzogiorno perché anche questa agevolazione si applica ai soggetti titolari di reddito d’impresa a prescindere dalla natura giuridica. L’Ente, come già anticipato all’inizio dell’articolo, aveva già chiarito la possibilità di cumulare i due benefici a condizione di non superare la spesa effettuata e, quindi, di produrre un “credito” ulteriore.