Contratto di ricollocazione attivo dal 15 settembre: ecco cosa c’è da sapere
Avevamo già anticipato sulle pagine di F-Mag l’avvio, per questo autunno, del Contratto di Ricollocazione: la misura, prevista per favorire l’inclusione lavorativa di persone disoccupate, è stata approvata nell’articolo 41 del DL Sostegni Bis
(dal 1 luglio) fino al 31 ottobre 2021 è istituito il contratto di rioccupazione quale contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato diretto a incentivare l’inserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori in stato di disoccupazione ai sensi dell’articolo 19 del decreto-legislativo 14 settembre 2015, n. 150 nella fase di ripresa delle attività dopo l’emergenza epidemiologica”.
Di cosa si tratta
L’INPS, con la circolare 115 del 2/08/2021 aveva anticipato le categorie che, a partire dal 15 settembre (e in modo retroattivo) possono rientrare nel contratto di ricollocazione: la norma introduce un ulteriore beneficio fiscale e contributivo per l’azienda che assume i lavoratori disoccupati – questi ultimi, senza limite o vincolo di anzianità – che dichiarano telematicamente o presso il Centro per l’Impiego competente territorialmente la disponibilità immediata (così detta DID) a partecipare alle misure di politiche attive per il lavoro, quindi svolgere l’attività lavorativa.
Inoltre, all’azienda che procede alle assunzioni a tempo indeterminato (sia full time che part time) con il contratto di ricollocazione, che ha validità nella fascia temporale che va dal 1 luglio al 31 ottobre 2021, è riconosciuto un esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 6000 euro all’anno (quindi, circa 500 euro al mese), con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Per essere autorizzati a fruire dell’agevolazione, però, i datori di lavoro dovranno inoltrare la relativa domanda utilizzando il modulo online, come ha chiarito l’INPS con il messaggio 350 del 9/09/2021, disponibile a partire dal 15 settembre sul sito INPS, debitamente compilato.
Una volta autorizzati, costoro dovranno indicare nel flusso Uniemens di competenza di ottobre i lavoratori interessati, operazione da eseguire seguendo le istruzioni fornite dall’Istituto proprio con il presente messaggio.
Come richiedere il contratto di ricollocazione
A partire dal 15 settembre le aziende che hanno già assunto o intendono assumere entro il 31 ottobre 2021 potranno accedere all’applicazione “Portale delle Agevolazioni” all’interno del sito INPS dove troverà il modulo per l’istanza “RIOC”, il solo utilizzabile per fare domanda di ammissione all’esonero.
All’interno di questo modulo, precisa l’INPS nel messaggio del 9 settembre, devono essere indicate necessariamente le seguenti informazioni:
- i dati relativi al lavoratore nei confronti del quale è intervenuta l’assunzione a tempo indeterminato con contratto di rioccupazione;
- il codice della comunicazione obbligatoria relativa al rapporto a tempo indeterminato instaurato;
- l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e di quattordicesima mensilità;
- l’indicazione della eventuale percentuale di part-time nel caso di svolgimento della prestazione lavorativa a tempo parziale;
- la misura dell’aliquota contributiva datoriale oggetto dello sgravio.
Una volta ricevuta la richiesta, l’INPS attiverà tutti i controlli necessari per verificare la sussistenza delle condizioni per ammettere il datore di lavoro al beneficio del contratto di ricollocazione.
In particolare, saranno eseguite le seguenti operazioni:
- verifica dell’esistenza del rapporto a tempo indeterminato mediante consultazione della banca dati delle comunicazioni obbligatorie;
- calcolo dell’importo spettante in base all’aliquota contributiva datoriale indicata;
- verifica della sussistenza della copertura finanziaria per l’esonero richiesto;
- verifica della presenza del nominativo del datore di lavoro richiedente nel cosiddetto “Elenco Deggedorf”, la lista dei soggetti tenuti alla restituzione di Aiuti di Stato ritenuti illegali dalla Commissione Europea. In caso di esito positivo il benefico è negato.
Se le risorse dovessero risultare insufficienti per coprire tutto il periodo agevolabile, l’INPS informerà il datore di lavoro dell’avvenuta autorizzazione ma anche l’importo massimo riconosciuto, tramite comunicazione in calce al medesimo modulo di istanza online.
Una volta autorizzato, il datore di lavoro potrà fruire del beneficio in base all’importo spettante, in quote mensili, dal mese dell’assunzione per un massimo di sei mesi, a patto che il rapporto di lavoro non si interrompa.
Il riconoscimento del beneficio potrà avvenire mediante conguaglio nelle denunce contributive e nei limiti della contribuzione esonerabile.
Per la precisa attivazione del contratto di ricollocazione, nell’Uniemens, nell’elemento “Contributo” dovrà essere indicata la contribuzione dovuta calcolata sull’imponibile previdenziale del mese.
Al fine di esporre il beneficio riconosciuto dovranno essere compilati all’interno di “DenunciaIndividuale”, “DatiRetributivi”, elemento “InfoAggcausaliContrib”, gli elementi nelle modalità che seguono:
- nell’elemento “CodiceCausale” dovrà essere inserito il valore “RIOC”, avente il significato di “Esonero per assunzioni art. 41 D.L. 73/2021”;
- nell’elemento “IdentMotivoUtilizzoCausale” dovrà essere inserito il valore “N”,
- nell’elemento “ImportoAnnoMeseRif” dovrà essere indicato l’importo conguagliato, relativo alla specifica competenza.
L’INPS precisa che tutti questi dati saranno poi riportati nel DM2013 “VIRTUALE” con i seguenti codici:
- con il codice “L554”, avente il significato di “Conguaglio Esonero per assunzioni art. 41 D.L. n.73/2021”;
- con il codice “L555”, avente il significato di “Arretrati Esonero per assunzioni art. 41, D.L. n.73/2021”.