Dal Comune di Roma arriva una ventata di novità – e di finanziamenti – rivolta a startup e PMI. Per il terzo anno, Roma Capitale rilancia e, attraverso il Dipartimento Turismo, Formazione Professionale e Lavoro, pubblica sull’Albo Pretorio il nuovo avviso pubblico “L’impresa Made in Roma 3” finalizzato ad avere un ruolo decisivo nella ripartenza del tessuto produttivo capitolino.
I fondi disponibili ammontano a euro € 742.400,00 così suddivisi:
1) € 400.000,00 per le nuove imprese da costituire
2) € 342.400,00 per le imprese già costituite.
Le misure prevedono un finanziamento a fondo perduto pari al 50% del piano investimenti del progetto presentato e approvato dall’apposita Commissione Valutatrice. Potranno essere finanziati progetti di investimento di importo pari o superiori ad Euro 10.000,00 fino ad un importo massimo pari ad € 40.000,00.
Come funziona il bando “Made in Roma”
Con questo terzo bando l’Amministrazione romana promuove agevolazioni dirette per le piccole imprese orientandole verso una crescita intelligente, attraverso una particolare attenzione alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, all’innovazione, alla prevenzione e gestione del rischio ambientale, all’artigianato digitale e alla manifattura sostenibile, nonché, alle finalità sociali nel campo della crescita dell’occupazione, dell’integrazione e della cultura, con un importo totale di 742.400 euro.
Con il “Made in Roma” si intende proseguire l’intervento avviato nel biennio 2019/20, confermando il sostegno a:
a) progetti mirati alla creazione di nuove imprese (da costituire o costituite nei 12 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda) da insediare nelle aree oggetto di agevolazione;
b) progetti di investimento presentati da imprese esistenti ubicate nelle aree oggetto di agevolazione.
I progetti imprenditoriali dovranno essere realizzati nell’ambito delle aree agevolabili del territorio comunale di Roma, un elenco di 64 aree urbanistiche che comprende i quartieri più marginali di tutti i Municipi.
Le agevolazioni sono concesse a fronte delle spese, al netto di IVA, riconosciute come congrue e direttamente collegate al ciclo aziendale, relative all’acquisto di beni materiali ed immateriali a utilità pluriennale, a condizione che siano nuovi di fabbrica e che non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche.
Nel dettaglio, le tipologie di investimenti ammissibili sono le seguenti:
1) Studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza e assistenza finalizzati alla redazione del business plan, complessivamente nel limite del 5% del totale del programma di investimenti;
2) Acquisto brevetti, registrazione del marchio aziendale, realizzazione sito WEB, realizzazione di sistemi qualità e/o ambientali, certificazioni qualità e/o ambientali, ricerca e sviluppo;
3) Acquisto di impianti specifici, macchinari e attrezzature;
4) Sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software strettamente necessari e finalizzati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
5) Investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore e, tra questi, investimenti specifici volti allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici;
Non sono ammissibili a contributo le spese per:
- costituzione società;
- acquisto o affitto di immobili;
- acquisto di beni di rappresentanza e ad uso personale;
- acquisto di beni e/o servizi resi dal titolare o da soggetti che siano stati o siano soci e/o amministratori dell’impresa beneficiaria o da imprese controllanti/controllate/collegate all’impresa beneficiaria o da parenti e affini entro il grado secondo;
- spese di funzionamento, cioè relative all’attività gestionale ordinaria (a titolo esemplificativo e non esaustivo: utenze, canoni di locazione e noleggio, spese per stipendi e consulenze amministrative, contabili, fiscali);
- spese sostenute in epoca anteriore alla data di presentazione della domanda di contributo, ad eccezione di quelle relative a progettazione, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale che risultino effettuate entro i sei mesi precedenti alla data della domanda.
Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente mediante PEC all’indirizzo protocollo.turismoformazionelavoro@pec.comune.roma.it; nel caso di imprese non ancora costituite è ammessa la presentazione via PEC a nome di uno dei soggetti della futura compagine sociale in qualità di proponente del progetto.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 24.00 del 90° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando, ossia tre mesi dopo il 14 luglio 2021.