Innovazione

Torino diventa Centro di competenza per l’Innovazione Sociale

Con il programma EaSI, Torino diventa l'unica città italiana Centro di competenza per l'Innovazione Sociale: rivendica di diritto il ruolo di città leader nel campo dell’innovazione

La Città di Torino attraverso il Settore Fondi Europei e Innovazione, ha vinto, in qualità di capofila, il progetto europeo bandito nella call EaSI, “Centri di competenza per l’Innovazione Sociale”.

Torino e il programma EaSI

Grande soddisfazione è stata espressa dalla sindaca di Torino Chiara Appendino “per questa assegnazione dell’Unione europea che riconosce a Torino, ancora una volta, il ruolo di città leader nel campo dell’innovazione sociale”. Dalla prima cittadina del capoluogo piemontese anche un “grazie a tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo risultato di rilevanza strategica per una città e un territorio che proprio sulla ricerca e la sperimentazione di tecnologie innovative e ad impatto sociale hanno investito moltissimo in termini di progetti e di risorse”.

Il programma EaSI (Employment and Social Innovation) è uno strumento finanziario europeo che punta a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, a garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, a combattere l’emarginazione e la povertà e a migliorare le condizioni di lavoro.

L’obiettivo del progetto è sostenere la creazione e lo sviluppo di un Centro di Competenza nazionale per l’Innovazione Sociale, con le funzioni di:

  • sviluppo delle capacità dei principali stakeholder dell’innovazione sociale;
  • trasferimento transnazionale di conoscenze;
  • creazione di sinergie tra il programma EaSI e il FSE (Fondo Sociale Europeo), soprattutto nell’ottica di ideare, supportare, monitorare e integrare azioni innovative che potrebbero essere estese e/o replicate usando i fondi del FSE nei prossimi anni;
  • networking per realizzare una rete e cooperare con altri Centri di competenza selezionati, usando l’apprendimento reciproco e sviluppando, valutando e ottimizzando congiuntamente metodi e strumenti pertinenti anche raccogliendo e disseminando esempi, modelli e pratiche fonte di ispirazione.

Con questo progetto – il cui budget complessivo è di circa 900mila euro – si vuole costruire un ponte tra le politiche pubbliche e le pratiche sociali al fine di integrare l’Innovazione Sociale in Italia e nei Paesi partner come approccio all’innovazione incentrato sull’uomo, capace di promuovere lo sviluppo tecnologico e al tempo stesso di affrontare le sfide sociali e societarie più urgenti.

“Questo riconoscimento è il risultato degli sforzi fatti nel consolidare a Torino un ecosistema unico nell’ambito dell’Innovazione sociale – afferma Marco Pironti, assessore all’Innovazione della Città di Torino – Il Centro rappresenterà un fondamentale strumento per un reale impatto di lungo periodo sul territorio, rafforzando il ruolo di sperimentatore di pratiche di innovazione sociale, anche attraverso i fondi del Pon Metro”.

Strategie e sfide future

La strategia del progetto è quella di creare un Centro di Competenza nazionale sull’Innovazione Sociale quale piattaforma per collegare le politiche pubbliche e le comunità di pratica al fine di facilitare la comprensione reciproca, favorire una migliore cooperazione e aumentare la capacità dei decisori politici e dei professionisti di promuovere il tema nel paese (e all’estero).

Il Centro italiano che avrà sede a Torino mira, quindi, a facilitare la promozione, il mainstreaming e l’upscaling dell’innovazione sociale sulla base delle caratteristiche specifiche del contesto di ciascun partner coinvolto basandosi su una forte partnership strategica tra autorità pubbliche, università e centri di ricerca, intermediari e professionisti che condividono una visione comune sull’innovazione sociale quale motore chiave per lo sviluppo inclusivo e sostenibile europeo. A tal fine dovrà sostenere e coordinare i nascenti Centri in Grecia, Romania e Slovenia.

Sarà attivata una Cabina di regia, a livello italiano, composta da ANPAL, l’Autorità di Gestione del Pon Inclusione e del Pon Metro con funzioni di coordinamento e indirizzo.

Il progetto – i cui partner sono Fondazione Brodolini, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Politecnico di Torino, Euricse, Fondazione Italia Sociale – ha raccolto il sostegno di oltre 30 stakeholders italiani pubblici i privati.

“È un successo importantissimo che suggella il ruolo di Torino come uno dei più importanti centri al mondo per l’Innovazione Sociale e la finanza a impatto – dichiara Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact – Non per caso Torino è stata scelta come sede di due eventi internazionali che sono stati inclusi dalla stampa specializzata tra i dieci più importanti al mondo del 2021 e la Commissione Europea ha presentato il caso Torino come uno degli esempi guida nella costruzione del Social Economy Action Plan che lancerà tra qualche mese”.

Redazione

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