Nuova Sabatini, investimenti beni strumentali a rischio: risorse agli sgoccioli

Le risorse assegnate per la Nuova Sabatini e la Tecno Sabatini, che favoriscono gli investimenti in Industria 4.0 e Transizione 4.0, sono quasi terminate: è la denuncia fatta da Assilea (Associazione italiana leasing) e Ucimu– Sistemi per Produrre (l’associazione di produttori delle macchine utensili) in un comunicato stampa, in merito al plafond dedicato ai beni strumentali che si attestava già un mese fa attorno all’8% delle risorse disponibili.

I fondi, infatti, sono in esaurimento: senza un nuovo rifinanziamento, nel prossimo mese di giugno si assisterà inesorabilmente al blocco dello sportello e, di conseguenza, ad uno stop importante in termini economici per le imprese che hanno intenzione di investire.

La Nuova Sabatini: a cosa serve

La Nuova Sabatini sui beni materiali è stata riconfermata dalla Legge di Bilancio 2021: l’agevolazione, messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Serve per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese volti ad acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Per la Nuova Sabatini il contributo del MISE è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

L’allarme sui fondi per i beni strumentali

Secondo Assilea e Ucimu – Sistemi per produrre, proprio la Nuova Sabatini avrebbe fatto registrare in questi mesi

L’andamento positivo del mercato del leasing registrato nel primo quadrimestre 2021 ha mostrato un ritorno al livello degli investimenti in beni di produzione, effettuati delle aziende e P.IVA italiane, ai livelli pre-pandemia del 2019, con una forte incidenza nei macchinari del Piano Industria 4.0. Quindi prodotti ad alta tecnologia, connessi, a ridotto impatto ambientale. Questo trend è riconducibile agli investimenti, soprattutto delle PMI, legati alla Nuova Sabatini e alla Tecno Sabatini, dove il ricorso al leasing rispetto ai finanziamenti bancari è cresciuto fino a superare il 72% delle prenotazioni delle agevolazioni.

Il Centro Studi e Statistiche di Assilea registra che nel solo mese di maggio si sono registrati oltre 1,335 miliardi di euro di nuove prenotazioni Nuova Sabatini, il valore più alto degli ultimi anni. Nel periodo gennaio-maggio 2021il leasing ha finanziato 3,342 miliardi di euro di investimenti in mezzi di produzione, 1,214 miliardi in Sabatini Ordinaria e 2,128 miliardi in Tecno Sabatini, a sostegno delle eccellenze quali meccanica, manifattura, trasporto e agroalimentare.

In questa cornice, l’ipotesi che nel prossimo mese di giugno lo sportello per l’erogazione dei contributi della Nuova Sabatini e della Tecno Sabatini possa bloccarsi del tutto se non rifinanziato, avrebbe conseguenze drammatiche non solo per le imprese e per l’indotto ma anche per il PIL del Paese.

E’ una priorità per la quale il governo e il Parlamento devono mettere al centro dell’agenda. Diversamente, vorrebbe dire far chiudere lo sportello a giugno con conseguente blocco degli investimenti prima che il PNRR possa dispiegare i suoi effetti”, sottolinea con forza il Presidente di Assilea, Carlo Mescieri. “Questo, in linea con la nostra missione di avanzare richieste e proposte per lo sviluppo delle PMI italiane, spina dorsale dell’economia del Paese, non lo possiamo consentire”

 Barbara Colombo, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha affermato “L’incremento della raccolta ordini in particolare sul mercato interno, risultati in crescita del 158% rispetto al primo trimestre del 2020, è sicuramente frutto di una ritrovata voglia di investire ma anche della disponibilità di misure, quali la Nuova Sabatini, capaci di sostenere e agevolare gli acquisti di nuove macchine utensili e in nuovi sistemi di produzione, conditio sine qua non per il mantenimento della competitività del manifatturiero italiano. L’aggiornamento tecnologico delle fabbriche del paese passa proprio dal rinnovamento del parco macchine utensili che risulta ancora troppo obsoleto. Per questo chiediamo che strumenti come la Nuova Sabatini siano rifinanziati immediatamente e resi strutturali”.

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