HSSH: a Torino l’Industria 4.0 sposa le discipline umanistiche

Il progetto si chiama HSSH, acronimo di Human Social Science and Humanities With & For Industry 4.0. Letteralmente tradotto: Scienze umane, sociali e umanistiche con e per l’Industria 4.0. Con un raggruppamento strategico di 8 dipartimenti umanistici, l’Università di Torino supporterà le imprese nello sviluppo nell’uso di nuove tecnologie nei settori produttivi e nei nuovi contesti di mercato, promuovendo il co-design e la co-progettazione di tecnologie e servizi innovativi. In pratica un laboratorio all’avanguardia che vuole essere da supporto all’adeguamento delle imprese all’Industria 4.0 anche attraverso l’ausilio delle discipline umanistiche.

L’Infrastruttura, che verrà ospitata nel comprensorio industriale di Mirafiori, avrà laboratori a disposizione delle imprese per offrire loro nuovi servizi volti ad affrontare la complessità delle trasformazioni in atto. L’Università di Torino lo realizzerà grazie al supporto della locale Camera di Commercio che investirà sul progetto circa 200mila euro, tra borse di studio e voucher.

Cave 3D

L’accordo tra Ateneo e ente camerale porterà anche alla nascita del “Cave 3D“, il laboratorio per lo studio del comportamento in ambienti di realtà virtuale immersiva, che sorgerà al Cim 4.0 (Competence Center Industry Manufacturing) il centro costituito dall’Università di Torino con 23 partner industriali, dove si sta già operando a progetti innovativi di ricerca e sviluppo industriale. Il nuovo laboratorio si occuperà di molteplici applicazioni tra le quali lo studio del comportamento umano in contesti ad alta complessità (come l’interazione tra persone e “auto a guida autonoma”), i test su prototipi, la validazione di progetti architettonici e i test per valutazione dell’usabilità. Sarà possibile, ad esempio, offrire alle aziende analisi sui comportamenti dei consumatori, sperimentare nuovi prodotti e servizi, sia in contesti reali allestiti ad hoc sia in contesti di realtà virtuale immersiva.

Il progetto avrebbe dovuto essere pronto all’inizio del 2020, ma anche a causa della pandemia è slittato. «Arriva al traguardo un cammino iniziato molto tempo fa. I rapporti con la Camera di Commercio sono consolidati. Grazie ai bandi regionali che sostengono le infrastrutture per la ricerca abbiamo puntato con le associazioni di categoria su un finanziamento dedicato all’intelligenza artificiale e alla realtà aumentata e additiva», spiega Stefano Geuna, rettore dell’Università di Torino. Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino, aggiunge: «Abbiamo scelto una sede diversa rispetto a quella prevista, il Competence Center, per concentrare in un unico luogo tutte le opportunità di ricerca e innovazione a disposizione delle imprese. Sarà uno dei laboratori più all’avanguardia a livello nazionale e internazionale per sperimentare tecnologie utili a tutti i settori produttivi, ma anche dei servizi».

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