La “riapertura all’aperto” salverebbe 24mila agriturismi in Italia

"Sono forse i luoghi più sicuri" per difendersi dal contagio fuori le mura domestiche, sostiene Coldiretti

Le voci di una possibile riapertura di ristoranti e attività di ristorazione anche la sera se all’aria aperta viene accolta con gioia dagli addetti ai lavori, ma per una categoria è una vera e propria boccata d’ossigeno: parliamo del comparto agriturismo.

La misura del “giallo rafforzato” che in queste ore trapela dalla Cabina di Regia per l’emergenza Covid prevederebbe infatti la riapertura serale di bar e ristoranti, che si traduce nel salvataggio di “24mila agriturismi italiani che possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola”.

L’insegna di un ristorante in agriturismo a Napoli (foto: Enrico Parolisi)

Lo afferma la Coldiretti che parla di “una misura attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori con perdite di fatturato stimate alla Coldiretti in 1,2 miliardi di euro“.

“Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.

Coldiretti

“L’agriturismo – conclude la nota Coldiretti – svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post-Covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento”.

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