Il Financial Times ha pubblicato la classifica annuale delle 1000 aziende che crescono più velocemente in Europa. E “per la prima volta l’Italia è il Paese con il maggior numero di presenze” scrive il quotidiano d’oltremanica. Sono infatti 269 le imprese nostrane nella FT 1000 del 2021, pari ad un quarto di tutte le imprese europee.
“Le aziende europee ad alta crescita stanno affrontando un altro anno di progressi più lenti poiché la pandemia continua a limitare l’attività economica” si legge, traducendolo, sul sito del Financial Times. “I ritardi nella ripresa della domanda nelle economie del continente, insieme ai venti contrari causati dalla Brexit, complicano la battaglia per sopravvivere a questo periodo difficile. Secondo la società di consulenza Accenture, la metà di tutte le società europee ha registrato un calo dei ricavi o dei profitti negli ultimi 12 mesi e non si aspetta alcun miglioramento nel prossimo anno”.
La classifica del Financial Times, elaborata con Statista, ha analizzato migliaia di imprese europee, focalizzandosi sulle 1.000 aziende europee che hanno ottenuto i maggiori tassi percentuali di crescita composta annua (CAGR) dei ricavi tra il 2016 e il 2019, quindi poco prima dell’arrivo della pandemia.
Le aziende italiane nella classifica del Financial Times
La quinta classifica annuale FT1000 del Financial Times “mostra i rapidi tassi di crescita che alcuni mirano a ripristinare: fornisce un’istantanea delle attività in crescita più promettenti d’Europa nelle settimane prima che il coronavirus prendesse piede”
Fra le imprese italiane, la prima nella classifica è LMM Logistics, azienda di Torino, al 35esimo posto. Le sue entrate sono cresciute del 192,6% nel periodo analizzato dal quotidiano britannico (2016-2019). Il tasso di crescita assoluto è del 2404%.
In classifica ci sono aziende di ogni settore, energia, viaggi, media, food. Riguardo ai settori industriali, la classifica riflette ancora una volta la crescita raggiunta dalle imprese tecnologiche, che dominano con 218 ingressi, rispetto ai 189 dello scorso anno. Se si aggiungono le categorie correlate del fintech e dell’e-commerce, il totale sale a 290. In ambito tech, si va da Gellify (37°), piattaforma bolognese che connette le startup innovative con le aziende tradizionali, a Bending Spoons (79°), la fabbrica delle app di Milano che nel 2020 ha sviluppato Immuni.
Tante new entry rispetto allo scorso anno, come la startup dei viaggi d’affari BizAway (88°) o Brandon Group (243°), l’azienda che aiuta i brand a vendere sulle piattaforme di e-commerce internazionali. E ci sono diverse conferme. Tra queste, Velvet Media (201°), azienda di marketing e vendita online, nel ranking del Financial Times per il terzo anno consecutivo. Su 1000 sono solo 86 le aziende in Europa rimaste in classifica negli ultimi tre anni.
La seconda nazione classificata “è la Germania con 204, seguita dalla Francia con 162. Come l’anno scorso, Londra è la città con il maggior numero di aziende in rapida crescita (71), seguita da Parigi (45) e Milano (36). Londra mantiene il suo primato come città con il maggior numero di aziende in rapida crescita (71), seguita da Parigi (46) e Milano (36)”.