Quest’anno ha messo a dura prova il settore del turismo e ognuno di noi sogna di tornare a viaggiare in sicurezza. L’Unione Europea si sta attrezzando per farlo, iniziando a ragionare sui criteri comunitari per viaggiare in sicurezza, come ad esempio un certificato di vaccinazione comune e un sigillo di igiene per le imprese.
La proposta dell’Unione Europea
Nella risoluzione sulla Strategia europea per il turismo sostenibile, è stato osservato come l’epidemia da COVID-19 abbia paralizzato il settore turistico dell’Unione, con 6 dei 27 milioni di posti di lavoro a rischio. I deputati hanno sottolineato che i settori del turismo e dei viaggi rappresentano circa il 10% del PIL dell’Unione, esortando quindi i Paesi membri a includere il turismo nei loro piani di ripresa e a considerare una riduzione temporanea dell’IVA su tali servizi.
Ma non solo. Poiché a causa della pandemia, i viaggiatori vogliono “un turismo sicuro, pulito e più sostenibile” il Parlamento ha chiesto agli Stati membri di attuare senza indugio dei criteri comuni per viaggiare in sicurezza. Tra questi, un protocollo UE per la salute e la sicurezza per i test prima della partenza. E, in questo contesto, i requisiti di quarantena dovrebbero essere applicati solo come ultima risorsa.
Nel testo del Parlamento, in aggiunta, si esorta la Commissione a introdurre un sigillo di certificazione igienica UE, che garantirebbe il rispetto di norme igieniche minime per la prevenzione e il controllo del virus COVID-19 e contribuirebbe a ripristinare la fiducia dei consumatori nel settore del turismo.
Viaggiare in sicurezza in Europa
L’Europarlamento ha accolto con favore il portale “Re-open EU” e sollecitano i Paesi membri a fornire alla Commissione informazioni chiaramente comprensibili sull’applicazione o sulla revoca di future restrizioni alla libera circolazione. La Commissione deve guardare oltre la pandemia, sostituendo la strategia del 2010 sul turismo europeo per mantenere la posizione dell’Europa come destinazione leader.
Dovrebbe inoltre essere istituita un’Agenzia europea per il turismo, che possa sostenere l’ecosistema turistico, promuovere il marchio europeo nei paesi terzi, fornire all’Unione gli ultimi dati sul turismo, prestare assistenza tecnica e amministrativa alle micro imprese e alle PMI per accrescere la loro capacità di accedere ai finanziamenti e agli strumenti finanziari dell’UE, e aiutare il settore turistico a prepararsi alle crisi future.
Cláudia Monteiro de Aguiar (PPE, PT) ha dichiarato in merito: “Con questa risoluzione si chiede uno sforzo europeo per rilanciare il turismo nelle regioni più colpite del continente. Il certificato di vaccinazione e il sigillo sanitario sono previsti, ma quello che serve ora è un adeguato coordinamento europeo per regimi di test che non impongano costi aggiuntivi ai cittadini europei. L’UE deve accelerare con urgenza la diffusione dei vaccini in tutta Europa e mettere in atto strumenti finanziari adeguati per sostenere la transizione verde e digitale”.