Age of Empires IV segna il ritorno in gran stile degli RTS nel videoludico

Age of Empires rivendica il suo essere gioco in RTS (strategia in tempo reale) imbattibile: atteso il lancio del IV episodio il 10 aprile

C’è grande attesa nel mondo dei videogame per un ritorno atteso (da oltre 4 anni ormai): quello di Age of Empires. L’iconico titolo targato Microsoft porta con sé una nemmeno troppo celata nostalgia per quelli che erano i videogiocatori di qualche anno fa. All’epoca la parola eSports non solo non esisteva ma probabilmente non veniva nemmeno contemplata da quanti consumavano ore mouse e joypad alla mano.

Ad oggi, che la strategia ha lasciato sempre più spazio a esperienze ludiche immersive, l’anacronismo con cui Age of Empire rivendica il suo essere RTS (strategia in tempo reale) ha un qualcosa di rivoluzionario.

Age of Empires, la full immersion nel gioco

Il revival di alcuni titoli che di fatto oggi compongono una sorta di antologia del videogame trasformano questi titoli in una preziosa miniera d’oro. La serie ha incassato in totale oltre un miliardo di dollari, del resto. Microsoft, detentrice dei diritti, lo sa bene e ha provato – con poco successo – a utilizzare questo nome per proporre versioni mobile come Castle Siegle e World Domination, con i server ormai chiusi da tempo.

Per questo ha trasformato l’uscita del quarto episodio in un evento (fan preview) che il 10 aprile prossimo si terrà sul canale di Xbox.

In quella data verranno forniti ulteriori dettagli sul titolo, in particolar modo sul gameplay. Ma i trailer attualmente rilasciati sembrano non lasciare alcun dubbio sulla natura RTS del gioco. Del resto, Age of Empires è uno degli esempi più noti di questa tipologia di videogame, insieme a titoli come Warcraft, Starcraft, Command & Conquer.

Ma la strategia in tempo reale non è certo passata di moda e a dimostrarlo forse è l’ascesa di League of Legends che, sebbene abbini fortemente elementi del gioco di ruolo alle partite, è di fatto un “gioco di strategia in tempo reale”, anche se non nell’accezione originale del termine. I nuovi titolo di tendenza tendono ad autodefinirsi: MOBA, acronimo praticamente nato con LoL, sta per Multiplayer Online Battle Arena.

Altri esempi parlano di ARTS (action real-time strategy), ma il succo non cambia: la strategia che porta alla vittoria resta avvincente.

Non sorprenderebbe, quindi, veder tornare di moda il titolo che permetteva ai giocatori di immergersi nell’antichità, costruire i propri villaggi e le proprie città, muoversi su una mappa con le proprie unità e avere la meglio sugli avversari formando e guidando interi eserciti. Sperando, per i più nostalgici appunto, che in fondo l’esperienza non sia così lontana da quella che anni addietro ci incantava davanti al monitor dei nostri PC.

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