L’Iphone? Non solo telefono, ma strumento per la ricerca scientifica

L'Iphone amplia le sue funzionalità: da "semplice" telefono diventa uno strumento per la ricerca sulla salute delle persone, in particolare le donne

Funzionamento del cuore, dell’udito e infine la salute della donna e in particolare i sintomi mestruali. Sono le tre ricerche che sta portando avanti Apple attraverso l‘app Reserch sul dispositivo Iphone, strumento messo in campo per aiutare la ricerca.

L’idea è di sfruttare le potenzialità dello smartphone per raccogliere dati statistici sui disturbi quotidiani delle persone. E in effetti lo smartphone, che ogni teniamo sempre al nostro fianco, può rivelarsi mezzo perfetto per effettuare questo tipo di ricerca. Bene precisare il funzionamento di Reserch, app nata ormai un anno fa, sin dall’inizio: l’app si muove esclusivamente con la collaborazione volontaria di utenti che utilizzano iPhone o Apple Watch.

Iphone e salute, lo studio

Di particolare rilevanza lo studio sulla salute della donna che sta portando avanti Apple si svolge in collaborazione con l’Università di Harvard e con il National Institute of Environmental Health Sciences. Le volontarie, oltre 10mila, che partecipano alla ricerca sono tutte donne maggiorenni che vivono negli Stati Uniti.

Molta attenzione, vista la sensibilità dei dati, c’è alla privacy. I dati sono criptati e protetti, le informazioni raccolte con l’utilizzo dell’Iphone possono essere monitorate dall’utente attraverso il dispositivo. Apple assicura massima trasparenza sull’uso dei dati e prima di partecipare alla campagna le donne devono dare un consenso informato.

Ad un anno dall’avvio della ricerca, ecco il primo monitoraggio che si è concentrato sui disturbi dati dal ciclo mestruale. Più del 60% delle partecipanti ha dichiarato di avere sintomi. Il più diffuso (83%) sono i crampi addominali. Segue il gonfiore (63%), la stanchezza (61%) e poi acne, mal di testa, cambiamento di umore. I dati sono simili anche considerando donne di diversa età, provenienza o etnia.

Ma la ricerca Apple ha un altro merito: quella di portare l’attenzione su un tema troppo spesso trascurato dalla ricerca scientifica. I sintomi mestruali sono un tema che riguarda più del 50% degli esseri umani, eppure gli studi in materia sono relativamente pochi. Sulla salute femminile ci sono state meno di 8mila ricerche tra il 2001 e il 2018. Nello stesso periodo gli studi sulla disfunzione erettile, ad esempio, sono state il doppio.

La dottoressa Shruthi Mahalingaiah di Harvard, una delle ricercatrici principali dello studio, sottolinea: «Una delle cose più importanti da notare è che nonostante ci siano stati alcuni progressi negli strumenti di monitoraggio del ciclo ora disponibili, la ricerca sui cicli mestruali e la salute mestruale continua ad essere limitata. Storicamente, le ricerche sul ciclo mestruale sono poche, e le donne sono state sotto-rappresentate in studi ampi e molto importanti. I ricercatori e i medici della comunità scientifica vogliono sapere maggiori informazioni sul ciclo mestruale, la sua relazione con la salute a lungo termine, così come maggiori informazioni su quali fattori ambientali possono influenzare la lunghezza e le caratteristiche del ciclo. Con questo studio, stiamo creando un più ampio set di dati fondamentali su questo argomento, che può eventualmente portare a ulteriori scoperte e innovazioni nella ricerca e nella cura della salute delle donne».

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